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Questo fine settimana, la compagnia ‘A piedi nudi sul palco’ per ‘A piedi nudi nel parco’ al Don Bosco di Savona

sutta a chi tucca

Tanti applausi, la scorsa settimana, per: ‘Sutta a chi tucca!’, dialettale di Luigi Orengo, con la compagnia ‘La Torretta’ al teatro don Bosco di Savona. Il terzo evento del calendario 2015-2016 (un omaggio a tutte le commedie in vernacolo per i cinquant’anni dalla morte di Gilberto Govi), narra le vicissitudini di tre cugini che cercano di mettersi in regola con il testamento di uno zio ricchissimo: un’eredità lasciata in dono per il primo che avrà un figlio maschio, al fine di garantire la continuità del cognome! Peccato che i tre, da questo punto di vista, non navighino in buone acque: uno è anziano, uno è stato abbandonato dalla moglie, il terzo vuole farsi prete.
Il capocomico Lorenzo Morena, anche regista, ha interpretato il cugino Bertumè, che si è separato pochi mesi dopo il matrimonio, e fa tanto bene colui che ci vede pochissimo, tanto che ti vien voglia di salire sul palco per aiutarlo a prendere la giusta direzione e impedirgli di dare facciate contro le pareti in continuazione. Micidiale quando si rivolge alla cugina Maddalena (Graziella Mottola) dicendo: ‘soffre’, da leggersi come: ‘s’offre’ (s’offre come moglie al più anziano, pur di mettere le mani sui fatidici dieci milioni dell’eredità).
D’altronde, tutte le prova Maddalena, e se a Manuelu (Mauro Roffinella) lei non ispira pensieri galanti, meglio potrà fare la sua giovane figlia Nicoletta (Roberta Ferraro, che avevamo già conosciuta in ‘Ecco la sposa!’ nel 2011). Perché farsi scappare tanta fortuna dalle mani?, suggerisce mamma per ribattere ai dubbi della figlia.
Ma anche Manuelu un pensiero lo ha fatto: e allora perché no la cameriera, che mi conosce, sopporta il mio carattere, mi cura da anni, e non mi farà sorprese?
E la cameriera Teresa (Gianna Marrone) non potrà mica, a sua volta, rimanere indifferente di fronte a tanti tentativi di accalappiare il suo vecchio padrone? E per portare acqua al proprio mulino, suggerirà che le donne di casa sua partoriscono figli maschi, mentre nonna e mamma di Maddalena, e quest’ultima pure… danno alla luce solo femmine!
Lorena Cavallero, che di solito vediamo in ruoli intraprendenti, qui è proprio la figlia intimorita dal genitore e dalle usanze sociali, con il suo ‘sì, papà’ che ripete in continuazione e che tanto diverte il pubblico! Dovrebbe farsi suora, così vuole il genitore che anche a Gaetanin, il terzo cugino, ha suggerito di farsi prete, ma di fronte alla ricca eredità cambia idea: perché, invece, i due non convolano a nozze?
E Gaetanin (Mimmo Basuino) come la pensa? Anche la sua decisione di prendere i voti non deve essere stata molto fondata, se si fa convincere dal vecchio signor Leccornia (Adriano Bislenghi) a cambiar rotta. Ma quanto impegno ci mette il suocero nel far desistere la figlia appena maritata, una volta messe le mani sull’eredità, a fare un grande regalo alla chiesa! Bellissimi davvero questi testi, che mettono in luce tutte le piccolezze dell’animo umano… e chissà che, ridendone dalle poltroncine, non ci si accorga di quanto ci sia urgenza di essere un po’ più generosi! (nella foto, Cavallero, Bislenghi e Basuino, prima della proposta di matrimonio).
A completare il cast: Rosalba Bruzzone quale portiera, Bruno Freccero il notaio Pitta, Giulio Tassara l’avvocato Grafigna. Sempre curatissime le scenografie, stavolta grazie a Paola Rebagliati ed Eugenio Calleri.
Questo fine settimana non ci sarà ‘A compagnia di Miacoi’ da Pontedecimo, come previsto (il cui appuntamento si sposta ad aprile). Al suo posto, sabato 21 (ore 21) e domenica 22 (ore 16), la compagnia ‘A piedi nudi sul palco’ di Varazze per: ‘A piedi nudi nel parco’, di Neil Simon, per la regia di Alfredo Valle. Info su: www.teatrodonbosco.org.
Per coloro che attendevano, invece, il ritorno delle serate dedicate ai Santi, ecco la bella notizia: venerdì 20 novembre (ore 21), sul palco ci sarà don Margara che presenterà il beato Carlo I d’Austria.

Laura Sergi

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