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Ad Albenga il tavolo verde per il risarcimento danni dell’alluvione del 2014

di Selena Borgna

“Gli agricoltori sono i numeri uno per quanto riguarda il saper ricominciare e rimettersi in piedi dopo i disastri”, ha dichiarato Ennio Fazio, sindaco di Ceriale, durante il tavolo verde tenutosi ad Albenga per il risarcimento dei danni dell’alluvione del 2014, “ma a loro occorrono risposte certe e due anni sono veramente tanti per sapere se arriveranno oppure no i risarcimenti”.

“La situazione per la Liguria è molto grave”, ha risposto l’onorevole Franco Vazio, “ed è importante sapere cosa è stato e non stato fatto. L’amministrazione regionale ha da sempre rassicurato gli agricoltori sulla presenza delle somme a titolo di risarcimento, ma da poco tempo abbiamo scoperto che non ha mai inoltrato le richieste necessarie. La richiesta dei danni alla Protezione Civile non è stata mai spedita e l’assessore regionale Mai ha scritto al Ministero per sollecitare il risarcimento, ma vi sono stati silenzi ed omissioni. Noi parlamentari liguri del Gruppo PD abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti ed abbiamo scoperto che la regione non ha mai inviato le domande necessarie. Allo stato attuale, i soldi non ci sono perché la regione non ne ha fatto richiesta ed abbiamo fatto un interrogazione parlamentare ed il ministro ha risposto che la mancata compilazione dei moduli non permette di ricevere le somme. Sucessivamente il dottor Curcio ha scritto alle varie regioni per sapere se vi fossero richieste per ulteriori danni e l’assessore regionale ha deciso a quel punto di trasmettere la rendicontazione dei danni. Nella legge di stabilità non ci sono soldi e la nostra unica speranza è quella di un fondo ad hoc per il risarcimento. A gennaio i soldi non arriveranno in Liguria e bisogna vedere se si può attivare qualcos’altro che permetterebbe di recuperare qualcosa. E’ certo che nel mese di gennaio i soldi non arriveranno, ma ad altre regioni come Veneto, Toscana e Marche i fondi arriverranno all’inizio del 2017”.

La risposte dell’assessore regionale Mai non si è fatta attendere :”Per ottenere i fondi bisognava aver fatto domanda entro 90 giorni dall’evento e la precedente giunta regionale chiede una certa somma in fondo di solidarietà, per il quale sono arrivati circa 700.000 euro. Le regioni hanno fatto tutte un procedimento l’una diversa dall’altra e noi abbiamo chiesto il risarcimento anche per i danni del 2013 e del 2015. All’epoca la regione ha scelto di mandare la conta dei danni con le regole dell’agricoltura invece che dalla protezione civile, ma non li ha trasmessi entro il marzo del 2015. Entro il 30 marzo del 2017 la protezione civile chiederà al governo i fondi che verranno distribuiti sucessivamente. Voglio ricordare che per ciò che concerne i fondi reperibili nel 2016 si fa riferimento ai danni calcolati ed inviati entro il marzo del 2015, periodo in cui vi era ancora la precedente amministrazione regionale”.

“Il risarcimento è un diritto degli agricoltori”, ha ribadito il sindaco Cangiano, “e la cosa più importante è quella di sapere se la notizia per cui alcune regioni hanno ottenuto i finanziamenti, mentre la Liguria no e se fosse così capire come recuperare i finanziamenti. E’ importante capire se ci sono problemi e non posso accettare che il finanziamento venga perso per un errore. Solo capendo dove si è sbagliato potremo partie con un nuovo percorso, che è molto importante perché per gli agricoltori significa un futuro diverso”.

Dello stesso avviso il presidente di CIA Aldo Alberto, che ha evidenziato come “l’obiettivo per noi è capire se ci sono i finanziamenti. Accogliamo positivamente la proposta di un tavolo verde regionale, ma abbiamo seri dubbi riguardo al futuro”.

“Per le aziende la situazione è veramente difficile”, ha sottolineato Gerolamo Calleri, “e la politica non dà risposte. Le aziende vogliono risposte certe e chiedere il risarcimento alla protezione civile non è certo una pessima idea. Attendiamo un incontro tra due-tre settimane e siamo favorevoli alla creazione di un gruppo di lavoro”.

“I soldi non ci sono e le risorse disponibili nel mese di luglio non sono più disponibili perché la Liguria non le ha chieste, quindi confidiamo in un nuovo percorso. La coesione Ceriale-Albenga è molto importante e, visto che i fondi non ci sono occorre sapere chi ha sbagliato e perché. Abbiamo un impegno per il 2017 e vediamo cosa si potrà fare”, ha concluso l’onorevole Vazio.

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