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Al Priamar di Savona l’anteprima del Festival della Scienza

“Molti dei ragazzi che hanno fondato l’associazione “Giovani per la Scienza” ora lavorano”, ha dichiarato uno degli organizzatori dell’anteprima del Festival della Scienza, inaugurato il 18 ottobre al Priamar, “e uno dei progetti più importanti è quello chiamato “Da Savona a Rotterdam” iniziato nel marzo 2017 nel quale i soci fondatori dell’associazione raccontao ai più giovani la loro esperienza. Gli esperimenti sulle onde gravitazionali sono stati un successo e leggendo i diari di Enrico Fermi dal 1934 al 1938 ho notato che lui e la sua squadra lavoravano in piccoli gruppi riportando gli errori ed i successi e noi lavoriamo allo stesso modo”.

Stessa soddisfazione da parte di Bianca Ferrari, fondatrice dell’associazione “Giovani per la Scienza” :”E’ un onore per la città di Savona ospitare un evento del genere e ringrazio il professor Pallavicini, presidente del Festival della Scienza, per averci concesso questa possibilità. Ci saranno 26 esperimenti fatti dai ragazzi sulla guida di Luciano Arfini e Vittorio Schincaglia e tra i ragazzi è nata una cooperazione spontanea e vi è anche libertà di creare. Gli esperimenti esprimono concetti profondi e uno di quelli più importanti è sicuramente l’uovo di Tesla e mi sento di dire che in questi esperimenti la creatività dei giovani è guidata con l’autodisciplina. L’associazione è un esperimento interessante ed i nostri giovani si evolvono all’interno del nostro gruppo perchè da ragazzi diventano uomini. Occorre un apprendimento razionale ed emozionale e la nostra associazione permette di far parte di un gruppo e lavorare insieme costruendo un nuovo tipo di apprendimento che non ha una trasmissione passiva di idee ma la vitalità di nuove idee che supera la concezione della ragione e mette insieme il fare ed il pensare. Si ha il bisogno di un apprendimento studiato per trasmetterlo alle macchine. Uno dei nostri soci ha studiato come la retina elabora le immagini e voglio ribadire che i rapporti tra le persone danno valore alla vita”.

“Questa è una bellissima iniziativa ed i giovani costruiscono qualcosa”, ha sottolineato Marco Pallavicini, presidente del Festival della Scienza, “e voglio dire che la didattica non è solo trasmissione ma occorre costruire strumenti. Il Festival della Scienza vuole allargarsi a tutta la regione ed occorre un supporto delle realtà coinvolte, ma sono sicuro che la regione ci appoggerà e voglio ricordare che il 26 ottobre avrà inizio a Genova il Festival della Scienza. Le relazioni tra le cose e le persone fanno la scienza ed io voglio aiutare le scuole che svolgono attività scientifiche perchè occorrono risorse e voglio ribadire che le competenze scientifiche sono importanti per tutti”.

“Questa è una sfida per tutti”, ha ricordato Aurora Uras, giovane socia dell’associazione, “e abbiamo avuto molti confronti con i responsabili delle organizzazioni così come con le istituzioni. L’evento è anche importante perchè ho imparato come spiegare agli altri”.

“Gli esperimenti sono nuovi e complicati”, ha proseguito un altro giovane socio, Alberto Giribaldi, “e l’impegno è stato notevole, ma sono rimasto molto soddisfatto”.

“Sono qui in rappresentanza dell’assessore regionale Ilaria Cavo”, ha dichiarato Fabio Liberati, direttore regionale Alfa, ex Arsel, “e sono direttore dell’agenzia Alfa da soli sei mesi. Rappresentiamo in un certo senso la regione, abbiamo in cantiere alcuni pogetti molto importanti e devo dire che sono molto soddisfatto nel vedere i giovani che spiegano ad altri giovani. Vi è un impegno di circa 2 milioni di euro da parte della regione per l’orientamento e sono convinto anch’io che bisogna estendere il progetto in tutta la Liguria e voglio ricordare l’importanza del progetto “Fabbriche Aperte”. Occorre fare, creare e costruire ed in questi anni sono ancore troppo poche le ragazze che studiano materie scientifiche”.

“Porto il saluto del provveditore”, ha ricordato Laura Barberis dell’ufficio scolastico provinciale, “e mi sento di ribadire che noi collaboriamo molto volentieri all’evento nel quale i veri protagonisti sono i giovani”.

“L’educazione tra pari è molto importante e ringrazio il dottor Pallavicini perchè ha creduto in noi”, ha evidenziato il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, “e voglio dire che conoscevo il progetto ancora prima di diventare sindaco e, una volta assunta questa carica, mi è stata sottoposta l’idea di un’anteprima del Festival della Scienza. Negli Stati Uniti le scienze sono ancora poco aperte alle donne e la scienza sarà il futuro perchè il potere è in mano agli scienziati. L’etica e la legislazione faticano a stare al passo con la scienza e voglio ringraziare l’Unione Industriali, i professori ed i ragazzi coinvolti”.

“Ringrazio il sindaco Caprioglio, la regione, l’agenzia Alfa, l’Unione Industriali, l’uffcio scolastico provinciale, la Fondazione De Mari che ci permette di effettuare ogni anno un viaggio presso un importante laboratorio scientifico europeo, il campus, Spes, l’azienda Infineum, la Trattoria del Molino il cui figlio del titolare è socio dell’associazione, Luciano Arfini, Vittorio Schincaglia, le famiglie ed i giovani soci”, conclude Bianca Ferrari.

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