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Alassio, consegnati gli Alassini d’Oro

Sono stati consegnati, alla presenza del sindaco Marco Melgrati, dei membri della giunta comunale, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di numerosi cittadini, gli Alassini d’Oro a coloro che si sono distinti e hanno portato in alto il nome della città di Alassio.

Quest’anno i premiati sono stati : Fabrizio Benvenuti, Franco Ferranti, Nanni Banchio, Silvio Fasano e Stefano Fanelli.

“Il premio consiste in una moneta d’oro a coloro che hanno portato in alto il nome di Alassio”, ha dichiarato, soddisfatto, il sindaco Marco Melgrati, “e voglio dire che il Natale ad Alassio sarà diverso dagli anni scorsi con Alassio Christmas Town. Siamo arrivati dal disastro della mareggiata che ci ha messi in ginocchio e gli alassini si sono risollevati subito. Quasi tutte le opere sono state migliorate grazie ai lavori pubblici e voglio ringraziare con una menzione particolare gli angeli della sabbia che hanno lavorato in quei giorni per aiutare Alassio a tornare meglio di prima e a tutti loro va un particolare grazie da tutta l’amministrazione perchè sono un esempio di dedizione ed amore per la nostra città. Una menzione particolare va anche a Giampiero Colli che ha di nuovo superato sè stesso con la realizzazione di un importante evento, When We Were Kids, e Pietro Sibello, Alassino d’Oro 2017 che, con il fratello Gianfranco, quest’anno si appresta a vivere l’esperienza dell’America’s Cup la massima espressione della vela mondiale. Abbiamo anche consegnato le chiavi della città ed assegnato la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato e voglio dire che la conservazione del commissariato di Alassio è stata messa più volte in discussione ma questo presidio è fondamentale perchè d’estate arriviamo ad avere sul nostro territorio 70.000/80.000 persone. Il ruolo della Polizia, così come quello dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, è molto importante e ringrazio il nuovo parroco, Monsignor De Canis, per il ruolo che svolge tutti i giorni della nostra città”.

“Ringrazio il sindaco Melgrati e la consigliera con delega allo sport Zucchinetti”, afferma Stefano Fanelli, “e voglio dire che spero di trasmettere ai più giovani la mia passione perchè lo sport salva da cose e situazioni brutte”.

“Sono molto contento di questo premio”, sottolinea Fabrizio Benvenuti, “e voglio dire che all’epoca in cui ho aperto i locali che hanno fatto la storia della movida di Alassio il divertimento era sano”.

“Sono molto emozionato e contento”, evidenzia Nanni Banchio, “e dedico il premio a mio fratello e nel mese di giugno del prossimo anno ci sarà una novità di cui non voglio svelare nulla”.

“Sono in buona compagnia per quanto riguarda gli altri Alassini d’Oro e voglio dedicare questo premio a chi mi ha accolto e creduto in me quando ero molto giovane”, conclude Silvio Fasano.

 

A Fabrizio Benvenuti va il merito con il fratello Renzino, prematuramente scomparso, di aver trasformato il Bar Gianni in American Bar: il locale era piccolo, ma il suo dehor era la città e gli anni dell’Ubrecche sono ben stampati nella memoria di tutti noi.

Era il 1961 quando Franco Ferranti aprì col fratello Tito, il Whisky a Gogo in Via Verdi; locale rigorosamente scozzese come il Whisky,  per una clientela giovane e informale. Per un pubblico più formale e adulto nasceva invece il Boccaccio Club. Era l’inizio degli Anni ’70 e Franco Ferranti scelse Alassio quale città dove trascorrere il resto della vita e far crescere la sua creatura.

Dal Norman, alla Suerte, al Manila, al Corsara Beach ma nel curriculum vitae di Giovanni Banchio c’è molto, molto di più: c’è l’Isola Gallinara, c’è l’Aster. Non gli difettano fantasia ed estro creativo e ama sottolineare come non abbia mai acquistato un’attività già esistente creando sempre ex novo le sue “invenzioni”. Gli anni passano ma ancora non ha perso l’istinto e il desiderio di dare vita a luoghi e situazioni per animare il pubblico e la città di Alassio. 

Il quarto Alassino d’Oro va a un professionista instancabile che da sessant’anni con le sue fotografie porta Alassio nel mondo. “Mi piace considerarlo l’ultimo dei paparazzi”, afferma Melgrati, “Silvio Fasano, il decano dei fotografi della nostra città e quello che più di altri ha saputo interpretare la “Dolce Vita” alassina… dall’alto delle sue scalette”.

Non occorrono spiegazioni per il quinto sigillo. Vincere un campionato mondiale è quanto di più straordinario si possa realizzare nel proprio campo. E’ l’impresa riuscita a Stefano Fanelli laureatosi campione del mondo conquistando la corona iridata Iska 78 kg: un miracolo tutto alassino, costruito con nove anni di duro lavoro e impegno in palestra e nella vita.

 

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