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ATTUALITÀ

Albenga ricorda il Giorno della Memoria

Si è ricordato, presso il Teatro Ambra di Albenga, con uno spettacolo dal titolo “L’istruttoria” di Peter Weiss, il Giorno della Memoria, celebrato in tutta Italia il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche.

“Ringrazio i presenti e gli organizzatori dell’evento e voglio dire che questo è un modo diverso di celebrare questa giornata”, ha dichiarato, commosso, il sindaco Giorgio Cangiano, “e sono convinto che la mente supera le immagini e l’informazione c’è ma certi aspetti sono poco approfonditi. Le celebrazioni sono importanti ed è necessario istituire questa giornata perchè certi negano l’Olocausto e bisogna ricordare sempre questi terribili fatti”.

Parole simili da parte del professor Pier Franco Quaglieni :”Il 27 gennaio è avvenuta la liberazione di Auschwitz ed i giovani sono poco coinvolti nel ricordo. Altri genocidi, come quello degli armeni, sono molto importanti e non vanno dimenticati ma lo sterminio degli ebrei è un fatto unico. La scuola ha la responsabilità di far ricordare e occorre capire perchè pochi ragazzi, all’esame di maturità scelgono il tema storico tanto che è stato deciso di toglierlo. Lo spettacolo è molto importante perchè l’autore rappresenta quella Germania minoritaria che sa fare i conti con la sua storia recente. I tedeschi sono riluttanti a fare ciò e voglio ricordare che l’antisemitismo è sempre presente nella nostra storia come, ad esempio, nel Cantico dei Cantici ed i romani erano antisemiti. L’Italia, con le leggi razziali, fece un ingiustizia a quegli ebrei che contribuirono al Risorgimento ed alla Prima Guerra Mondiale ed alcuni ebrei erano anche fascisti. Dobbiamo riflettere su come la Russia zarista e l’Unione Sovietica erano antisemite così come la Francia dell’800 con il famoso J’accuse di Emile Zola ed il positivismo di fine 800 tanto che anche Lombroso era razzista. Il cattolicesimo era antisemita fino al Concilio Vaticano Secondo con la sua realtà complessa”.

“L’antisemitismo e l’antisionismo spesso si confondono ed il diritto di esistenza dello Stato d’Israele va sempre riconfermato”, conclude Quaglieni.

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