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Albenga ricorda la nascita della Repubblica con l’inaugurazione di una targa dedicata ai deportati albenganesi e con il lancio dei paracadutisti

Grandi festeggiamenti ad Albenga per i 72 anni della nascita delle Repubblica Italiana : prima l’inaugurazione di una targa dedicata ai deportati militari della città e sucessivamente la discesa dei paracadutisti con il tricolore e la bandiera di Albenga sulla spiaggia alla Foce.

“Questo è un giorno importante per il nostro Stato che celebra i 72 anni della nostra Repubblica”, ha dichiarato l’assessore al turismo Alberto Passino, “e voglio ricordare i nostri simboli come la bandiera che ogni anno viene ricordata nella nostra città con la festa della Bandiera. In questa occasione verrà anche inaugurata la targa dedicata ai deportati militari albenganesi posta a fianco di quella presente da alcuni anni dedicata ai deportati nei campi di sterminio. Da pochi giorni è stato fatto il nuovo Governo e questa è la festa della Repubblica, di tutte le istituzioni e di tutti gli italiani”.

Parola simili da parte del vicesindaco Riccardo Tomatis :”Porto i saluti del sindaco e voglio ringraziare tutte le associazioni presenti e tutti i cittadini. Questo è un giorno importante per i recupero dei valori della Repubblica quali la libertà, l’uguale diginità e la solidarietà che sono più che mai attuali. Ognuno deve sentire proprio questi valori e trasmetterli, soprattutto ai giovani. Il 2 giugno 1946 si è tenuto il referendum che ha portato la Repubblica alla vittoria e dopo molti anni in cui non hanno potuto farlo a causa della dittatura fascista e della guerra gli italiani sono tornati a scegliere e per questo motivo il diritto di voto dovrebbe essere un dovere verso coloro che sono morti. Coloro che non votano affermano di farlo perchè i politici non ci rappresentano ma credo che la classe politica sia l’espressione della società civile. Nel 1946 hanno votato per la prima volta le donne il cui voto è stato decisivo per la nascita della Repubblica e oggi, purtroppo, sono in aumento i soprusi verso le donne e occorre un costante impegno per fermare ciò. La nostra bandiera è per me motivo di forti emozioni e quando andavo a scuola la maestra ci spiegava che il verde rappresentava le nostre campagne, il bianco la neve dei nostri monti ed il rosso il sangue dei nostri soldati morti per difendere la nostra patria. E’ nostro dovere trasmettere queste emozioni ai giovani attraverso il racconto della storia e voglio ricordare che la nostra Italia è fatta di realtà diverse tra loro e ciò dev’essere motivo di orgoglio e rendere il nostro paese ancora più bello. Dobbiamo investire sui giovani ed eventi come questo devono rappresentare un motivo di appartenenza alla nostra patria”.

“Mi piace molto vedere che l’amministrazione ha accolto favorevolmente la mia richiesta di apporre qui una targa dedicata ai deportati militari”, ha sottolineato il professor Pier Franco Quaglieni, “perchè ciò significa che il comune di Albenga ha a cuore la sua storia. Il 2 giugno dev’essere motivo di coesione nazionale e sono indignato verso coloro che usano il tricolore come motivo di divisione così come mi hanno indignato le offese di questi giorni rivolte al Presidente della Repubblica perchè la libertà e la democrazia sono fondate sul Quirinale che rappresenta la continuità dei valori costituzionali. Il 2 giugno del 1946 si è realizzata pienamente la democrazia alle urne perchè per la prima volta hanno votato le donne visto che il suffragio universale maschile concesso da Giolitti era una democrazia parziale. In questa occasione si è scelta anche l’Assemblea Costituente e proprio quest’anno ricorrono i 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione alla quale hanno collaborato persone con idee diversissime tra loro ma nonostante tutto sono riusciti a scrivere una carta condivisa. Dopo la dittatura era presente una classe dirigente di un certo livello, livello che nei decenni è sceso progressivamente perchè immediatamente dopo la fine del conflitto era presente un forte slancio dettato dalla Resistenza che ha posto le basi per l’Assemblea Costituente. La Costituzione dev’essere rinvigorita dalla passione dei cittadini e voglio ricordare i circa 500.000 soldati che hanno mantenuto fede al giuramento scegliendo la prigionia dopo l’8 settembre piuttosto che aderire alla Repubblica Sociale Italiana e molti di loro hanno pagato questa decisione con la vita. Una legge recente ha equiparato gli internati militari ai resistenti e Guareschi ha fatto conoscere, attraverso i suoi diari, il dramma degli internati. Occorre rendere omaggio a queste persone perchè dopo la Liberazione hanno scelto strade politiche diverse e voglio anche ricordare i soldati che hanno perso la vita durante la Grande Guerra nella quale si è concluso il Risorgimento con l’annessione di Trento, Trieste, dell’Istria e della Dalmazia all’Italia ma anche i soldati della guerra perduta che hanno reso onore all’Italia in Russia e nel deserto ad El-Alamein. Dobbiamo essere tutti orgogliosi della nostra storia e di essere italiani”.

Dopo l’inaugurazione della targa dedicata ai deportati militari, alcuni paracadutisti hanno dontato alla città il tricolore e la bandiera della città di Albenga.

“La bandiera è uno dei simboli più importanti del nostro paese”, ha evidenziato il paracadutista albenganese Alessandro Pomponi, “e questo per me è il lancio numero 400 ma ognuno di quelli che ho fatto è stato emozionante”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno permesso questa giornata e sono contento di aver celebrato il 2 giugno con la mia passione più grande anche se questo è stato un giorno veramente impegnativo a causa del clima, del luogo e dello stress di questo lancio. Alcuni di noi hanno usato la tuta alare per lanciarsi ma tutti noi avevamo anche il paracadute”, conclude il paracadutista Federico Dragone detto “Il Drago”.

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