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Andrea Schivo “Giusto fra le Nazioni”

Martedì 4 febbraio prossimo, nel Salone dei Fiori  di Villanova d’Albenga, i bambini della scuola Primaria, il Consiglio Comunale di Villanova d’Albenga,  sindaci del Ponente, autorità civili, militari e religiose, si riuniranno alle ore 10.00, per commemorare uno dei “Giusti fra le Nazioni”, di casa nostra, ovvero il villanovese  Andrea Schivo, deportato e  ucciso il 29 gennaio del 1945 nel lager di Flossenburg per aver aiutato dei cittadini di estrazione ebraica incarcerati a San Vittore.

L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale di Villanova mentre, nel contempo, il Consiglio Comunale di Milano ha deciso di dedicare una via alla guardia carceraria villanovese, dopo la posa di una pietra d’inciampo davanti al carcere di Milano, mette in evidenza un notovole lavoro di approfondimento sul tema, cui si sono dedicati gli alunni delle scuole.

“Qualche giorno fa, annunciando che a breve sospenderà gli incontri pubblici, Liliana Segre ha idealmente passato il testimone a quanti comprendano l’importanza di proseguire nell’opera di informazione delle giovani generazioni su quella che è stata la tragedia della Shoah – così si è espresso il Sindaco di Villanova, Pietro Balestra –  I bambini delle nostre scuole primarie hanno realizzato un bel lavoro di approfondimento sulla figura di Schivo attraverso un’iniziativa che il Comune attua attraverso il Sistema Bibliotecario Intercomunale delle Valli Ingaune. Da qui la volontà di realizzare una cerimonia pubblica anche a Villanova d’Albenga – spiega Balestra – Saranno presenti i componenti del Consiglio Comunale, sindaci del Ponente e autorità civili, militari e religiose. Vogliamo che ci sia un dialogo fra generazioni e che l’energia sincera e autentica dei bambini sia il motore propulsore di una testimonianza che proseguirà nel tempo. Io credo che i giovanissimi sapranno raccogliere il testimone e noi tutti saremo lì a dire quanto sia importante attuare anche oggi, ogni giorno, i valori che guidarono il nostro eroico concittadino”.

Andrea Schivo è stato pure ricordato nel corso del Consiglio Comunale, riunitosi a di Villanova d’Albenga il 31 gennaio. Il 29 gennaio, i bambini delle locali scuole Primarie, dopo un momento di approfondimento in Biblioteca hanno sostato davanti alla casa natale di Schivo in vico Forno, dove gli alunni delle classi quarta e quinta hanno letto alcuni passi della biografia di Schivo “Questo è un uomo”,scritta da Giacomo Schivo e Romano Strizioli e del racconto di Primo Levi “Se questo è un uomo”.

La storia di Andrea Schivo è un’altro di quei momenti luminosi che sfolgorano nella notte della Seconda Guerra Mondiale; nato nel 1895 a Vilanova da una famiglia di pastai, è al fronte durante la prima guerra mondiale, dove, sul Piave, viene ferito al volto; per meriti di guerra ottiene un posto come guardia carceraria e presta servizio prima ad Imperia, poi a Milano, nel carcere ben più grande di San Vittore; giunge alla qualifica di “superiore”. Arrivano i tristi giorni dell’incarceramento degli ebrei e Andrea li aiuta materialmente, per alleviare un regime di detenzione inumano. Viene scoperto e deportato prima a Bolzano, poi a Flossemburg, presso Norimberga, uno dei tristi nomi della galassia dei campi di sterminio nazisti e qui muore, due giorni dopo che l’esercito sovietico ha liberato i prigionieri di Auschwitz.

La vicenda assume notorietà nel 2003, dopo un servizio del settimanale Panorama dedicato ai ricordi di una nipote di Schivo e le sorelle Cardosi, figlie di una  ebrea detenuta a San Vittore negli anni 1943 e 1944, riconoscono, dal racconto, la figura dell’agente di custodia a cui consegnavano cibo e indumenti per la madre, Clara Pirani, e da cui ricevevano messaggi sulla dura prigionia cui la donna era sottoposta. Il coraggio di Andrea aveva reso più umane le condizioni in carcere della signora Pirani, pur non potendo sottrarla ad un destino di morte ad Auschwitz

La fondazione CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), raccolte tali testimonianze, le ha sottoposte al vaglio dello “Yad Vashem”, l’Ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah”, che ha quindi voluto accogliere Schivo nel novero dei “Giusti fra le Nazioni”. La medaglia alla memoria è stata assegnata il 13 dicembre 2006 e la cerimonia di consegna ai pronipoti si è svolta il 27 marzo 2007 nel carcere di San Vittore, a  Milano, da parte del Consigliere dell’Ambasciata di Israele n Italia, Rami Hatan. Il 17 dicembre 2007 , all’eroica guardia carceraria era stata intitolata la Scuola Primaria di Villanova d’Albenga ed il 21 settembre dello stesso anno il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo aveva ricordato a Napoli, durante la festa della Polizia penitenziaria, attestando il formale riconoscimento della sua figura da parte della Repubblica Italiana, con il conferimento di una medaglia d’oro al merito civile alla memoria, a Giacomo Schivo, di cui Andrea era prozio.

Nei giorni scorsi, un parallelo con il nostro Andrea Schivo, è emerso dal ricordo di un altro uomo in uniforme, anch’egli nella schiera dei “Giusti fra le Nazioni”, che non indietreggiò, pur pagandone duramente le conseguenze, per aiutare gli ebrei perseguitati: lo svizzero Paul Grüninger (1891-1972), comandante della Polizia cantonale di San Gallo nei giorni difficili in cui il Governo elvetico aveva bloccato l’accoglienza di profughi; contravvenendo agli ordini ed alle direttive federali, ne “combinò di tutti i colori”, si può dire, per permettere l’ingresso in Svizzera di centinaia di ebrei in fuga,

Paul Grüninger

sino ad essere sottoposto ad inchiesta. nel 1939, con conseguente sospensione dal servizio, licenziamento e revoca del diritto alla pensione. Solo dopo la morte venne riabilitato definitivamente, con dediche di scuole e di vie.

 

 

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