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Approvato il finanziamento del piano di valorizzazione di Palazzo della Rovere – Santa Chiara

palazzo della rovere savonaApprovata la determina con cui si definiscono due operazioni mirate al finanziamento del piano di valorizzazione di Palazzo della Rovere – S. Chiara, per l’ammontare complessivo di circa 12 milioni di euro. Come si ricorderà, l’accordo per la valorizzazione di Palazzo Della Rovere – secondo quanto previsto dall’art. 5 comma 5 del decreto legislativo n. 85/2010 sul federalismo demaniale riguardante i beni di interesse storico-artistico e dall’art. 112 del decreto legislativo n. 42/2004 del Codice dei Beni Culturali – è stato sottoscritto nel gennaio 2014 da Agenzia del Demanio, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Comune di Savona. Successivamente – con atto a rogito del Segretario Comunale in data 15/4/14 e successivo atto integrativo in data 20/6/14 – il bene è stato trasferito, a titolo gratuito, dallo Stato al Comune, a fronte di un programma di valorizzazione che assegna al Palazzo spazi per la Biblioteca Civica, l’Università, spazi ad uso comune, spazi in locazione (vedi allegato). Poiché interesse massimo da parte dell’Amministrazione Comunale è avviare e concludere nel minor tempo possibile la realizzazione del piano di valorizzazione, la determina ha definito gli indirizzi inerenti le modalità di finanziamento necessarie, con due operazioni: A) Finanziamento a quota comunale Come prevede l’Accordo di valorizzazione firmato nel gennaio 2014, “Gli interventi a carico del Comune di Savona saranno finanziati in parte con risorse di bilancio, anche attraverso la messa in rete/alienazione di immobili comunali, in ricorrendo a finanziamenti provinciali, regionali o nazionali, a fondi comunitari, a contributi da parte di Fondazioni ecc. ”. Il Comune di Savona procederà con l’alienazione della propria quota di azioni della società Autostrada dei Fiori S. p.a., per un ammontare di oltre 4.500.000,00 milioni di euro. B) Finanziamento a carico di terzi Per il reperimento delle ulteriori fonti di finanziamento necessarie alla realizzazione del Progetto di valorizzazione, il Comune di Savona ha accolto una manifestazione di interesse ed orientamento favorevole da parte della Fondazione A. De Mari. La Fondazione, conformemente ai propri scopi istituzionali, sarebbe disponibile ad acquistare la proprietà superficiaria di Palazzo della Rovere, contribuendo così al Progetto con una somma pari a 8 milioni di euro, per durata da definirsi. Contestualmente, la Fondazione darebbe in uso al Comune l’immobile (con schema giuridico da definire nei dettagli) per pari durata, a fronte di un canone annuale di circa euro 150.000.000,00, da adeguarsi annualmente nella misura del 75% della variazione assoluta in aumento dell’indice dei prezzi al consumo accertato dall’Istat per le famiglie degli operai e degli impiegati. Quanto sopra, al fine di garantire al Comune di Savona la destinazione dell’immobile alle funzioni pubbliche previste e dall’altro a garantire alla Fondazione un adeguato ristoro. Le modalità dell’operazione verranno elaborate congiuntamente tra Comune di Savona e Fondazione A. De Mari. Dichiara il Sindaco di Savona Federico Berruti: “La determina approvata è molto importante perché individua la strategia idonea a finanziare la realizzazione di un progetto volano per la nostra città. Si tratta del singolo investimento pubblico più importante degli ultimi anni di questa città e sicuramente del progetto bandiera per Savona per i prossimi anni. Un progetto che – costituendo oggi un caso raro – vede il recupero di un bene pubblico grazie a risorse private, la cui destinazione d’uso, però, rimane totalmente pubblica. Desidero ringraziare il Presidente e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione De Mari, per la collaborazione, la sensibilità e l’attenzione dimostrata, che, dopo un percorso laborioso, hanno reso possibile la definizione della procedura finanziaria. I miei ringraziamenti sono rivolti anche al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, alla sua Segreteria Particolare e all’Agenzia del Demanio, che ci hanno aiutato nell’individuazione di questo percorso. Siamo ora in attesa dell’autorizzazione alla cessione del diritto di superficie del Palazzo. Se la Fondazione De Mari vorrà tradurre in azione l’orientamento favorevole espresso e se riusciremo a completare la cessione delle azioni dell’Autostrada dei Fiori nei tempi previsti dal crono-programma – e, in base al momento storico attuale ed alle esperienze fatte anche da altri enti, abbiamo motivo di essere fiduciosi al riguardo -, entro entro la metà del 2015 potremo procedere con la definizione del progetto preliminare – già, di fatto, definito nel Piano finanziario, grazie alla sua accuratezza anche dal punto di vista tecnico – e di quello definitivo ed esecutivo, e con la successiva procedura di assegnazione dei lavori. Voglio sottolineare ancora l’importanza del progetto, per la sua destinazione d’uso molto popolare, con particolare riguardo alla fruizione giovanile. Penso infatti agli spazi destinati alla Biblioteca, ripensata in un’ottica contemporanea e digitale, ed alla sua funzione di luogo di relazioni, oltre che di studio. Palazzo Santa Chiara potrà dunque essere un luogo attrattivo per la popolazione giovanile, in grado di aiutare, un domani, il sistema del terziario savonese, vivacizzando l’economia. ” “Vorrei sottolineare – dichiara il Segretario Generale, Lucia Bacciu – l’esempio di buona prassi amministrativa che si è concretizzato con l’attuazione di questo percorso- Un percorso amministrativo complesso, innovativo e sfidante, che ha visto la collaborazione di soggetti pubblici e privati e, all’interno dell’Amministrazione, di più dirigenti”.

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