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ATTUALITÀ

Binari dismessi in Liguria: dall’abbandono alla rinascita

Sono quasi 1700 le stazioni disabilitate o impresenziate delle Ferrovie Italiane, concesse generalmente in comodato d’uso gratuito ai Comuni o ad associazioni perchè vengano recuperate attraverso progetti sociali a servizio del territorio e a miglioramento delle stazioni stesse, quando  ancora in servizio passeggeri.

In provincia di Savona, ad esempio, la stazione di Albisola Superiore ospita ora l’Ufficio della Polizia Municipale mentre in quella di Celle Ligure hanno sede la Protezione civile e la Croce Rosa.

Tra gli obiettivi del Piano Industriale 2017-2026 del Gruppo FS rientra non solo il recupero delle stazioni ma il piano di riutilizzo delle sedi dei binari dismessi, allo scopo di incrementare la rete di mobilità sostenibile e di poter restituire alla fruizione comune percorsi che scorrono lungo paesaggi ricchi di bellezze naturali o urbane. Ne è esempio, in provincia di Savona, il Lungomare Europa di Varazze con la continuazione della passeggiata sino a Cogoleto. Oppure il tratto di linea ferroviaria compreso tra Finale Ligure Comune  e Finale – Varigotti, che si snoda per circa 7 km. Dismesso nel 1977, al completamento del raddoppio, su altro tracciato a monte, della linea ferroviaria Varazze-Savona-Finale Ligure, proprietà di FS Spa e di RFI SpA, è situato tra l’area urbana di Finalpia e la frazione di Varigotti. Tale percorso ferroviario è stato in parte recuperato, in parte trasformato in parcheggi, per altri tratti è in stato di abbandono. Nell’abitato di Varigotti è stato completamente assimilato dal tessuto urbano come via di scorrimento e parcheggi.

La linea Genova-Ventimiglia, è da ormai più di cinquant’anni oggetto di modernizzazione e di essenziale raddoppio, con la spostamento a monte del percorso ferroviario. E’ di fine 2016 l’apertura della nuova linea Andora – San Lorenzo; a seguito di tale ultimo importante intervento, rimane ancora a binario unico, sulla linea del Ponente ligure, il tratto da Finale ad Andora, venticinque chilometri che continuano e chissà per quanto, a strozzare la ferrovia lungo l’arco ligure impedendo, di fatto, ogni richiesto incremento di frequenza e di velocità dei treni. Una volta spostata a monte, in futuro, anche tale linea, si avranno altri chilometri di rotaie dismesse, per le quali sarà auspicabile un passaggio alla Regione Liguria, come avvenuto nel 2003, per i ventiquattro chilometri del percorso da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare passando per Sanremo, Arma di Taggia, Riva Ligure e Santo Stefano al Mare, con successiva cessione alla società Area 24 SpA che si propone, come” obiettivo prioritario”:”...la rivitalizzazione economica del territorio ponentino attraverso la gestione e il coordinamento dei servizi necessari alla promozione, valorizzazione e sviluppo delle potenzialità ambientali e turistiche dell’ex sedime ferroviario.” La Società realizzerà, come già riferito, una pista ciclabile e pedonale.

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