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Buongiorno Savona

Buongiorno Savona

 

Leggendo la rivista dell’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, il cui argomento centrale era “La casa sostenibile”, argomento assai interessante che tocca sicuramente un gran numero di cittadini, sono rimasto colpito dalla solita, consueta assenza di dati e di storicizzazione dell’argomento. E’ come se il pianeta terra fosse stato abitato sino ad oggi da persone che dormono per terra che, improvvisamente, decidendo di costruire case, si pongono la questione di costruirle seguendo una filosofia ecologica che rispetti l’uomo e l’ambiente. Ho vanamente cercato di trovare qualche numero al quale fare riferimento per comprendere la situazione: ad esempio, alla voce “interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio privato”, ci si aspetterebbe di trovarlo quantificato in numeri. Invece nulla. Proseguendo la musica non cambia: riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20% entro il 2020, e, di grazia, il venti per cento di quanto? Tutto è espresso in percentuali: ora, si capisce che, essendo la pubblicazione diretta agli amministratori, non possono essere certo loro a pianificare la politica abitativa di uno stato o di un’unione di stati. Tuttavia affrontando i problemi in questo modo si illudono i cittadini, dicendo loro che bastano comportamenti intelligenti e tecnologia avanzata per risolverli. Peccato non sia così.

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