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CULTURA

Cade il teorema genovese. Colombo era Savonese.

Colombo2Tutto il teorema contrario da anni sostenuto praticamente soltanto da studiosi genovesi crolla sotto le bordate che arrivano dalla Spagna. Libri, pubblicazioni, alcune peraltro note da tempo ribaltano a favore di Savona l’intricata questione. E oggi, anniversario della scoperta, arriva sulle scene un testo documentatissimo che, forte di pubblicazioni e reperti, sigilla una nuova verità, forse la più credibile e accreditata. Un riconoscimento sofferto ed ancora molto discusso che riconsegna il meritato lustro alla città della Torretta che per molti secoli ha vissuto sotto l’ombra della Superba Genova ed oscurata dalla sua gloria. Una tesi controversa ed ampiamente dibattuta in Italia, una certezza storica in Spagna, grazie ad un libro, ormai diventato testo scolastico, “La cuna y origines de Cristobal Colon”, La culla e le origini di Cristoforo Colombo, scritto da Guadalupe Chocano Higueras, che ha ispirato un appassionato bibliotecario, Franco Icardi e lo ha portato, dopo anni di studio, alla pubblicazione di un libro molto particolare, “Navigare rende curiosi, Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci secondo i loro scritti autografi e le testimonianze di chi li conobbe personalmente”: una precisa e documentata raccolta di scritti spagnoli, portoghesi e italiani, lettere e testimonianze di Cristoforo Colombo e di chi lo conobbe durante al sua vita. Centinaia di pagine, documenti spagnoli, testi accreditati che sanciscono le origini savonesi del navigatore. Un lungo percorso che analizza le sue origini e legato a quello di Michele da Cunio, frazione di Segno a Vado Ligure, che navigò con lui in occasione del secondo viaggio, narrandone la traversata, le terre visitate e soprattutto presentando un controverso ritratto del carattere di Cristoforo Colombo. Un descrizione ben diversa da quella che fino ad ora i contemporanei ci hanno tramandato e forse più attinente alla ricostruzione che l’autore presenta nelle sua analisi, parlando della gioventù per mare, rivalutandone l’anno di nascita, le sue esperienze come corsaro nel Mediterraneo e nell’Atlantico. “Navigare rende curiosi” è l’affermazione che il grande ammiraglio amava ripetere e che ritroviamo, quasi come una dedica, nel titolo di Franco Icardi. Un omaggio a due marinai, Colombo e Amerigo Vespucci, di cui si celebrava proprio nel 2012 il 500° anniversario della morte, amici e collaboratori, che sfidarono credenze, superstizioni e la natura stessa, andando oltre i limiti che l’uomo stesso si era imposto ridisegnando le cartine geografiche, creandole dal nulla e portando l’Europa ed il “vecchio mondo” verso il suo rinascimento. Oggi anche Savona fa la sua scoperta. O meglio ne ha la conferma. Bentornato a casa Ammiraglio.

ARIANNA CODATO

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