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Calciando in rete – La rivincita del calcio inglese: da ‘Football is coming home’ alle 4 finaliste europee

Ben due finali tutte inglesi, sia quella di Champions League che la sorella minore, quella di Europa League. Un successo sportivo “storico” che Luciano Mondellini, su Milano Finanza, ha indicato come risultato di medio termine della quantità enorme di soldi caduta sul calcio inglese dopo l’entrata sul mercato di Bt Sport, che ha deciso di fare concorrenza a Sky nella trasmissione delle partite.Noi preferiamo allargare il punto di vista facendo concorrere al boom diversi altri elementi. Investimenti sulle infrastrutture, sui centri di formazione, su grandi giocatori e sui tecnici più preparati in circolazione:tutto questo ci porta a dire che il modello inglese è tornato in auge. Quattro squadre della stessa nazione a contendersi le due competizioni europee: una roba che non si era mai vista prima; comunque vada, il calcio europeo parlerà inglese, almeno sino alla inoltrata primavera 2020. L’impresa, sfiorata a Russia 2018, di “riportare il football a casa” – con la scintillante Inghilterra del ct Gary Southgate ad arenarsi alla semifinale mondiale al cospetto della rivelazione Croazia – è stata finalmente portata a termine a livello di club grazie agli exploit di Liverpool e Tottenham nel palcoscenico più dorato, di Chelsea e Arsenal al piano di sotto. Una casualità, figlia dei black out degli imperatori Cristiano Ronaldo e Lionel Messi e dei concomitanti flop dei team più accreditati? Non crediamo proprio, dal momento che la finale di Champions League rispecchia i reali valori in campo, mentre in Europa League la nobiltà ha obbligato i Blues e Gunners a darsi appuntamento al Gran Ballo di Baku.

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