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Calcio, il Sassello nelle mani di Giacomo Calcagno.

Tutti i ruoli nel calcio sono importanti.

Tuttavia, una squadra ambiziosa non può non avere un portiere di sicuro affidamento tra i pali. Per questa ragione, il Sassello ha deciso di affidare le chiavi della propria retroguardia a Giacomo “Jack” Calcagno: un portiere esperto che abbina alla grande reattività qualità umane importanti.

Ecco la sua prima intervista rilasciata a “L’Eco- il giornale di Savona”:

  • Sicuramente avrai avuto anche altre proposte, che cosa ti ha spinto ad accettare quella del Sassello?
  • “Avevo voglia di fare una nuova esperienza e di rimettermi in discussione. Ho voglia di riscattare una stagione, quella passata, che spero di dimenticare in fretta”.
  • Insieme a te, sono arrivati altri giocatori di categoria superiore, quale sarà l’obiettivo stagionale?
  • “L’obiettivo si vedrà giornata dopo giornata, penso che cercare di togliersi delle soddisfazioni e divertirsi sia già un obiettivo. Ovviamente, quando si vince ci si diverte di più”.
  • Negli ultimi anni hai cambiato spesso casacca, voglia di nuovi stimoli o spesso nel calcio i dirigenti non mantengono la parola data?
  • “Forse devo ancora trovare “quella giusta” (sorride). Scherzi a parte, ho sempre cambiato squadra quando era la cosa più giusta per me e per la società, ma sempre a seguito di una calda stretta di mano. Il mio lavoro è parare, mentre i dirigenti devono scegliere i giocatori. Ognuno cerca di fare il proprio lavoro al meglio, troppe parole non servono”.
  • Quello del portiere è un ruolo particolare, meglio avere la certezza del posto e poter quindi lavorare serenamente o essere in bilico avendo un concorrente con cui si parte alla pari ogni settimana?
  • “Logicamente per un portiere è importante la certezza del posto, però è impossibile averla e va dunque guadagnata ogni domenica sul campo”.

 

 

M.T

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