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Calcio, Serie D: dietrofront della Lega, il Savona giocherà allo “Sclavi”

Di Linda Miante

La super sfida tra Argentina e Savona rischiava di diventare una zuffa tra la temibile testuggine biancoblu e la falange matuziana, motivo per cui nel giro di 24 ore è arrivato il contrordine della Questura riguardo il “prestito” della città dei fiori, si giocherà allo Sclavi di Arma di Taggia; non sono esattamente queste le parole di giustificazione avanzate dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, ma il senso è lo stesso: niente Comunale di Sanremo nella la quarta giornata del girone di ritorno, la sede dei rossoneri torna a essere lo Sclavi malgrado la ridotta capienza (199 posti). Tutto smentito, quindi, e si preannuncia una sfida tra pochi intimi.

Una questione di ordine pubblico, hanno giustificato i responsabili, perché il match di domenica sarebbe diventato occasione di ritrovo tra savonesi e imperiesi da una parte e sanremesi dall’altra. A completare il quadro delle inimicizie storiche mancherebbe solo la tifoseria alessandrina.
La rivalità non conosce categoria, è vero, ma le tasche della società rossonera non si riempiranno con i biglietti dei supporter ospiti scontentando sia gli uni che gli altri.

Le tifoserie non sono d’accordo con quanto comunicato, la ragione della designazione del Comunale per la partita casalinga degli armesi sarebbe la conseguenza di un progetto tra i presidenti di Sanremese e Argentina, ovvero Del Gratta e Bersani, in vista di un unicum calcistico. Nulla di segreto, l’intenzione c’è da diverso tempo e le parti hanno confermato il proprio interesse.
Criticata anche l’intenzionalità di mettere gli “striscioni” in difficoltà disputando una partita decisiva in un contesto a dir poco ostico.
Un piccolo appunto, tra Sanremo e Arma di Taggia ci sono ben 8 chilometri.

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