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Cambiar casa: valutazione sul mercato immobiliare

vendesiNella vita tutto si rinnova o si cambia: abitudini, abbigliamento, amici, compagni, casa… Cambiare casa, traslocare è una operazione complessa, difficile, faticosa, da valutare bene. La ricerca della casa è giustamente difficile/lunga perchè vale per tutta la vita o quasi. La compravendita, con la crisi economica, era scesa oltre il 30%, ora sembra dar segni pur modesti di ripresa, 4%, appannaggio soprattutto riservato alle grandi città. In città ed in alcune zone residenziali o per case di prestigio i prezzi hanno tenuto un pò meno che nelle altre zone. Le abitazioni di pregio, però hanno costi maggiori di restauro. Nonostante siano in risalita le compravendita, le valutazioni ancora non danno segni di ripresa con eccezione di Milano, forse merito dell’Expo 2015. A causa delle alte tassazioni che gravano sugli immobili (su tutti prestigiosi o no) molte case sono state messe in vendita inflazionando ulteriormente il mercato.
Per le case vecchie il prezzo è inferiore di -30/50% rispetto alle nuove e in più fruiscono delle detrazioni fiscali di 50/65% (anche se lo scarico fiscale avviene in 10 anni). Ora è il momento di compare e sulla richiesta si può contrattare per ottenere in qualche caso sconti di 10/20%, non di vendere. Gli acquirenti hanno idee chiare per scelta della città, quartiere, via, contanti e mutui (anche per questa contrattazione bancaria non si accontentano di una sola offerta).
Anche i mutui che a loro volta si erano bloccati,con le banche sotto pressione, hanno trovato una buona ripresa.
Per l’usato si trova maggior convenienza e scelta. Per 25 anni dalla costruzione è necessaria una, almeno parziale, ristrutturazione, con 25/50 anni serve ovviamente una ristrutturazione totale. In questi casi i lavori sono personalizzati quindi danno maggior soddisfazione.
Nelle case nuove si ha il vantaggio del costo chiavi in mano e minori spese di gestione (esempio: riscaldamento per soffitti più bassi…) e danno garanzia di non avere spese straordinarie (tetto, facciata…) per almeno 20/30 anni.
Ultimamente sono aumentati i restauri (+20%), mentre sono drasticamente diminuite le nuove costruzioni.
Ultima valutazione per gli acquisti/vendita su nuda proprietà, case occupate da anziani che vogliono monetizzare mantenendo il diritto di uso. Questo conviene a chi compra per investire senza avere urgenza di poterne fruire. Questo settore ultimamente si è molto ristretto, forse anche per scelta culturale.

Pino Rosso

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