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Celle: a tu per tu con mister Derio Parodi.

​Chiunque abbia mai vissuto lo spogliatoio di una squadra calcistica e, credetemi, in questo caso la categoria non conta, ha senza dubbio notato quando sia difficile gestire quasi una trentina di persone, ognuna con propri pregi e propri difetti, cercando di creare una sinergia in grado di far sentire tutti importanti e nessuno indispensabile. Per fare ciò al meglio, è necessario un mix di esperienza e di entusiasmo che, se ben bilanciato, può rappresentare una vera e propria arma vincente nella creazione di un gruppo coeso. Questo concetto sembra essere stato compreso in pieno dalla dirigenza del Celle che ha deciso di richiamare al timone il decano delle panchine mister Derio  Parodi la cui grande esperienza sarà condita dalla freschezza del suo giovane vice, nonché figlio, Luciano Parodi. 

Abbiamo chiesto al mister, capace di raggiungere una salvezza tranquilla la scorsa stagione, di fare il punto sul campionato in corso, ecco l’intervista rilasciata al nostro giornale: 

– Al momento, vi trovate nella griglia play off: pensa che sia questo l’obiettivo per cui dovete lottare?

– Certo, l’anno scorso abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla, la societá era nuova, quest’anno sono state gettate delle basi, il mio predecessore ha iniziato bene e naturalmente l’obiettivo è fare meglio dello scorso anno quindi un piazzamento nei playoff.
– Subentrare non è mai semplice, a maggior ragione se la squadra non è in crisi di risultati, come si è approcciato a questa situazione?

– Non é stato per niente semplice ma usando l’esperienza ho cercato di far capire ai ragazzi che il capitolo era stato chiuso ma, naturalmente, senza buttar via nulla del lavoro fatto dal mio predecessore.

– Il suo credo calcistico è sempre stato il 3-5-3, pensa di riproporlo dopo la sosta natalizia?

– Assolutamente sì, appena sarò in grado di poterci lavorare. Nelle prime partite ho cercato di mantenere il vecchio assetto ma ci lavoreremo sicuramente.

– Come considera il pareggio con il Quiliano? Un punto guadagnato o due punti persi?

– Nessuno dei due, abbiamo sbagliato l’approccio prendendo gol al 7° minuto del primo tempo ma aver fatto gol al 94º vuol dire che i ragazzi ci hanno creduto fino alla fine.

Michael Traman 

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