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Celle: ex Colonie bergamasche alla svolta?

Con la definizione della convenzione urbanistica sembra giungere in porto, o quasi, l’iter del progetto di recupero delle ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure. Il Comune  di Celle e la società Punta dell’Olmo, titolare del progetto di ristrutturazione, sarebbero addivenuti ad un’intesa su tempi e i modi dell’intervento e sulle contropartite a beneficio della parte pubblica, a cominciare dagli interventi che Punta dell’Olmo si è impegnata a realizzare al di fuori delle opere a scomputo e del pagamento degli oneri. In cambio verrà rilasciato il primo di una serie di permessi di costruire, che a vari e successivi interventi, comporteranno la demolizione degli edifici delle ex colonie e la  ricostruzione relativa, in parallelo con l’accorpamento di due dei fabbricati e con la contestuale trasformazione del complesso ad uso abitativo.

Nel corso dell’intera fase di predisposizione e stesura della convenzione il Comune di Celle Ligure è stato assistito dall’avvocato genovese Luigi Cocchi. La società Punta dell’Olmo si è impegnata a completare l’edificio dell’ex cinema Giardino, di proprietà comunale, incubo dell’urbanistica cellese da almeno vent’anni, risultato di operazioni sbagliate. Inoltre cederà al Comune la porzione di  terreno di 22.500 metri quadrati, situato all’interno del complesso in direzione di Varazze, da adibire a parco, comprendendovi uno “stagno didattico”. Sarà acquisito e ceduto al Comune anche un tratto di percorso dell’ex ferrovia litoranea, previa realizzazione delle opere necessarie a renderlo utilizzabile come passeggiata lungomare. Previsto, a carico del soggetto attuatore, pure l’adeguamento strutturale e l’allargamento del cavalcavia autostradale di via Natta. Infine sarà ceduto al Comune il progetto definitivo di un locale pubblico, in località Pecorile.

La riqualificazione del complesso delle ex bergamasche, 13 mila metri quadrati di superfici interne e 70 mila di aree verdi, procederà, secondo il progetto elaborato dagli architetti Ugo De Stefanis ed Enrico Persico, in sei lotti distinti, corrispondenti ai diversi fabbricati. Il progetto era stato presentato nel maggio 2017 dalla società promotrice, Punta dell’Olmo, costituita, per il 51%, dall’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero di Savona e per il 49% da Spininvest di Aldo Spinelli. L’intervento iniziale interesserà la palazzina Camozzi, il primo edificio a Ponente tra gli otto padiglioni lato mare. Prevista, complessivamente, la realizzazione di circa 200 alloggi, di un albergo di lusso e di un centro benessere con ristorante sulla spiaggia.

La vicenda delle ex bergamasche è stata tormentata ed ingarbugliata, era stata “licenziata” attraverso un discutibile processo di “democrazia partecipativa” e l’operazione presta il lato a molte critiche, anche di carattere economiche, perchè nel momento in cui il mercato immobiliare segna il passo e gli alberghi chiudono, come si può essere certi che l’intervento immobiliare più imponente che a Celle sia mai stato realizzato possa avere successo? Ma, se il Comune ne trae un qualche beneficio, saranno affari della società Punta dell’Olmo!

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