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Celle: sempre successo per “Fiori, Frutta, Qualità”

Anche l’edizione 2017 di “Fiori, Frutta, Qualità”, la rassegna “verde” che si tiene a Celle Ligure, nelle vie del centro, a fine settembre, giunta alla sua decima volta, ha riscosso il meritato successo.
Come sempre, Piazza del Popolo, via Boagno, e un po’ tutto il centro storico di Celle Ligure, il 23 e 24 settembre, hanno preso l’aspetto di un giardino o di un vivaio; la due giorni è occasione, per chi coltiva orto o giardino, di conoscere le ultime novità sulle piante e sulle semine e tutti gli interessati possono acquistare articoli.
Circa cento espositori hanno preso parte alla rassegna e non sono mancate le rarità e le curiosità da orto, da frutto e da giardino. Sementi, bulbi, attrezzature per il giardinaggio, vasellame, editoria specializzata, arredo da giardino, giochi e lampade ad energia solare hanno condiviso l’esposizione con rinomate qualità di frutta e ortaggi, con particolare attenzione ai prodotti delle diverse identità territoriali italiane ed in particolare liguri, oggi considerate eccellenze, come la patata quarantina, l’aglio di Vessalico, l’albicocca di Valleggia, il chinotto, il cavolo navone. Naturalmente non mancavano, come sempre, olio,vini,confetture, miele, zucche, bacche, peperoncini!
Si è voluto dedicare l’edizione 2017 alla memoria di Libereso Guglielmi, noto come “giardiniere di Italo Calvino”, ma studioso e botanico di rilievo, tanto da divenire, a Londra, capo giardiniere del giardino botanico di Myddleton House di Enfield e ricercatore all’Università ; aveva tenuto a battesimo la manifestazione vivaistica alla sua prima edizione.
Nella Sala Consiliare del Comune erano esposti suoi acquerelli e si poteva assistere a proiezioni di filmati sul suo importante lavoro divulgativo!
Vogliamo concludere con la frase che, simpaticamente, si legge sul sito del Comune di Celle in merito alla rassegna: è una citazione da “L’anno del giardiniere”, dello scrittore ceco Karel Čapek (1890 – 1938), autore, tra l’altro di due famosi testi teatrali: “L’affare Makropulos” e “I robot universali di Rossum”: nel secondo appare, per la prima volta, appunto il termine “robot”.
“L’anno del giardiniere” è un divertito e spiritoso manuele di giardinaggio, di cui il giornalista e scrittore ceco era appassionato. “Le imprese comiche ed eroiche del giardiniere dilettante, un omino buffo con l’annaffiatoio in una mano e la vanga nell’altra» (Daniela Galdo).
Da “L’anno del giardiniere”, Edizioni Sellerio:”Settembre è il mese in cui la terra si apre nuovamente! Adesso deve essere messo nella terra quello che si deve trapiantare entro la primavera; il che da l’occasione a noi giardinieri di girare nuovamente per i vivai , dare un’occhiata alle colture e scegliere i tesori per la nuova primavera e, soprattutto, avere l’occasione di fermarci in questo giro dell’anno presso questi specialisti e rendere loro omaggio”.

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