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CINGHIALI AL MARE…COME MAI?

L’amministrazione comunale di Savona ha preso provvedimenti contro l'”occupazione” della foce del Letimbro da parte di un branco di cinghiali e, dopo l’invito a non dare lor cibo, ieri mmattina, domenica 27 agosto, alle 6.00, si sono ritrovati sul posto un gruppo di cacciatori, con cani al seguito ,per un’operazione di allontanamento degli animali.
Spiega Paolo Ripamonti, assessore alle politiche agricole, della pesca, della sicurezza: “L’obiettivo era spostare i cinghiali più a monte e l’operazione è stata possibile grazie all’ex Polizia Provinciale, alla Polizia Locale, ai cacciatori e a tutti coloro che hanno partecipato per aiutarci.”
“Siamo partiti dalla foce e siamo arrivati fino alla zona dell’Ipercoop verificando che una ventina di cinghiali hanno risalito il fiume. Naturalmente continueremo con queste iniziative mentre si accentueranno i controlli della Polizia Locale su quanti foraggiano incoscientemente questi animali” conclude.
Ieri, pertanto, è stata attuata la battuta di allontanamento dei cinghiali dalla foce del Letimbro, con la strategia di spaventare gli animali con rumori, con i cani e con cartucce di petardi per farli risalire verso monte.
Durante l’operazione, alla quale hanno partecipato ex agenti della Polizia provinciale, la Polizia Locale e i cacciatori, l’Assessore Paolo Ripamonti aveva evidenziato come fossero stati trovati lungo il letto del Letimbro, diversi punti di foraggiamento.
Si pensa che siano molti coloro che nutrono i cinghiali attirandoli, inesorabilmente, sempre più a valle e rendendo la situazione pericolosa sia per le persone che per gli animali stessi.
Ripamonti è stato chiaro a tal proposito :”Assolutamente vietato dare da mangiare ai cinghiali. La Polizia Locale vigilerà su questo punto”.
Ad intervenire sul tema cinghiali, Danilo Bruno, dei Verdi savonesi che attacca: “I cinghiali, che si sono spinti attraverso il letto asciutto del Letimbro fino alla foce e sulla spiaggia, ci permettono di fare alcune considerazioni poiché grazie alla loro preziosa comparsa noi Verdi abbiamo finalmente capito che l’assessore alla sicurezza urbana, Ripamonti si occupa del lancio di petardi per spaventare i cinghiali mentre ciò che resta delle polizie provinciali, dopo la decisione regionale di assumere la competenza su caccia e pesca e di sciogliere i corpi di vigilanza, ormai può solo lanciare petardi poiché non hanno più alcun mezzo di controllo”.
“Fatte queste brevi premesse e considerato anche che la Giunta di centrodestra prosegue nella politica già fatta propria dalle giunte precedenti di non avviare una politica di recupero e coltivazione nel bosco savonese,ora si apre il dilemma di come comportarsi con i cinghiali”.
“A questo punto visto che si tratta di un fenomeno al momento circoscritto al Letimbro perché non costituire subito un tavolo di lavoro con L’ENPA e avviare tecniche non violente di intervento in modo da poter dimostrare con i fatti per una volta che è possibile contenere il fenomeno senza dove ricorrere ad un metodo cruento ed inutile come la caccia di selezione?” suggerisce Bruno.
Sentito tale parere non è da escludere che siccità e secchezza dei boschi e, prima ancora, forse, il rinfoltimento, provochino la migrazione dei cinghiali a valle. Anche alla “Madonnetta” ne è stata notata la presenza, ma non è un fenomeno inconsueto come sembra e, lo scorso anno, si verificò all’isola d’Elba.

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