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ATTUALITÀECONOMIA

Cinque imprenditori savonesi under 40 si aggiudicano i premi Coldiretti Giovani Liguria

La sala della Trasparenza, nella sede della Regione Liguria, ha ospitato ieri mattina la premiazione della fase regionale di Oscar Green 2017, manifestazione giunta all’undicesima edizione, su iniziativa di Coldiretti Giovani impresa. I premi sono riservati alle aziende agricole gestite da imprenditori under 40. Alla presenza dell’assessore Stefano Mai, del presidente Coldiretti Liguria Gerolamo Calleri e del delegato regionale di Coldiretti Giovani Federico Allavena, sono stati premiati i sei finalisti regionali delle 6 categorie previste dal premio: Agri-You, Campagna Amica, Crea, Fare Rete, Impresa 2 Terra e We Green.

“Sono state premiate – ha affermato Federico Allavena – le idee che mettono al primo posto la tutela ambientale e la sostenibilità e le forme di partecipazione tra soggetti diversi, con unico obiettivo il rilancio del nostro territorio. dimostrando, sempre di più, il ruolo centrale che l’agricoltura può e deve avere. Siamo anche profondamente orgogliosi che una delle 6 aziende finaliste liguri, l’azienda ittica Alalunga di Savona, è stata selezionata tra tutte le aziende vincitrici in Italia della stessa categoria e sarà tra le tre finaliste a livello nazionale”.

Nella categoria Agri You, si è classificata prima l’azienda La Fontana dell’Olmo, di Agaggio (Imperia) gestita da Matteo e Silvia. La Fontana dell’Olmo è una delle prime fattorie sociali operanti in provincia di Imperia. L’azienda ha aperto prima un agriturismo, con la ristrutturazione di antiche malghe dei pastori che utilizza come rifugi per il suo percorsi escursionistici, poi una fattoria didattica e ora è fortemente impegnata nel sociale attraverso percorsi di riabilitazione.

Per la categoria Campagna Amica, premiato Davide Busca dell’azienda ittica Alalunga Pesca Professionale di Savona. La società, composta da tre giovanissimi armatori (Lorenzo Bergesio, Mauro Mantero e lo stesso Davide Busca, nella foto) che hanno trasformato la loro barca in una sorta di taverna per lupi di mare, ha dimostrato che la valorizzazione del prodotto locale e il rapporto diretto con il consumatore nel rispetto delle più antiche tradizioni liguri, può essere la base per un’azienda di successo. Grande impegno è riservato alla tutela della pesca locale, valorizzando anche il pescato meno conosciuto e commercializzato, attraverso un aperitivo bordo barca e un fish street food, prodotto solo ed esclusivamente con pesce “a miglio zero”.

Emanuele Rocca dell’azienda La Cascinella di Genova è il vincitore della categoria Crea; la sua è un’azienda  in conversione Bio che si occupa di apicoltura, ma che è votata, inoltre,  al recupero e alla salvaguardia dei territori genovesi abbandonati e riconvertiti in Zafferaneti.

Per la categoria Fare Rete il vincitore di quest’anno è Davide Zoppi dell’agriturismo Cà du Ferrà: giovane imprenditore che ha come obiettivi la valorizzazione del territorio e  il recupero delle terre incolte della Provincia di La Spezia. È riuscito a creare una rete sinergica di collaborazioni (ad esempio con il CNR di Torino) per tutelare il territoprio attraverso il rimpianto di vecchie varietà autoctone.

Il premio della categoria Impresa 2.Terra se l’è aggiudicato Simona Brizio, dell’azienda L’Orto di Muma di Imperia. Un’agricoltura fatta di passione e vista come possibilità lavorativa concreta. Dopo un percorso lavorativo completamente diverso, il suo sogno, che ha preso il via da poco più di un anno, era quello di realizzare un orto cittadino a chilometro zero e a basso impatto ambientale, dove coltiva ortaggi e fiori eduli.

Infine Lorenzo Ighina dell’azienda La Felicina, è il vincitore della categoria We Green. L’azienda di Calizzano, gestita con il fratello Leonardo, è particolarmente attenta al rispetto dell’ambiente e all’impegno di pratiche agronomiche che siano in armonia con l’ambiente circostante.  Specializzato nella produzione di patate bio, nel rispetto della rotazione colturale, ha iniziato a coltivare un antichissimo grano, l’Enkir, naturalmente a basso contenuto di glutine, che gli permette non solo di rispettare l’ambiente e la biodiversità, ma anche di ottenere un prodotto ricercato e sano per il consumatore finale.

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