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CULTURA

Con De Laurentiis e Dighero, tante risate al 50° Festival verezzino

di Laura Sergi

La sera del 19 agosto c’è stata la chiusura del 50° Festival verezzino: sul palco, per l’ultima replica de ‘L’inquilina del piano di sopra’ di Pierre Chesnot, Gaia De Laurentiis, Ugo Dighero e Laura Graziosi, nel decimo evento in prima nazionale se si comprendono anche le Anteprime.

Sotto la regia di Stefano Artissunch, nella traduzione di Maria Teresa Petruzzi, l’eccellente coppia De Laurentiis-Dighero diverte il pubblico che assiste alle loro continue collisioni. Lei si chiama Sophie e, compiuti 40 anni, abbandonato l’ultimo tentativo di suicidio, si dedica a un corteggiamento senza freni verso quello scapolo tanto strano (‘Se mi mettesse le mani addosso non chiamerei la polizia’, confida all’amica via telefono). Lui, di anni, ne ha oltre cinquanta; va a dormire tutte le sere alle dieci, al venerdì è a pranzo dalla madre, si diletta nella costruzione dei suoi fantocci e di meccanismi automatizzati, in particolare ora è alle prese con un brutto uccello… di cui farà dono a Sophie, certo che lo apprezzerà (e invece lo butterà dalla finestra).

Eppure, da questi due mondi così diversi, dove tutto nasce per i classici inconvenienti condominiali (lei si voleva suicidare in vasca da bagno, e l’acqua è straripata nell’appartamento sottostante), ecco che la simpatia reciproca prende corpo, anche perché la solitudine, in fondo in fondo, accomuna entrambi, e la visione di una vita a due felice è un miraggio che scalda il cuore.

Così va messo in secondo piano se lui si arrabbia per il ticchettio dei tacchi di lei sul pavimento, e se rimane sconvolto dal pranzo che gli ha preparato (cibi immangiabili, che riversa in una borsetta alle sue spalle). Ma la donna, nell’elaborazione delle varie portate, ci ha messo tutti i suoi ricordi, le sue passioni, la sua fantasia (e il talento di trasformista della De Laurentiis, qui, è sotto gli occhi del pubblico): in pratica si gioca il tutto per tutto, sperando di farlo innamorare. Fatica sprecata se lui, per colazione, dopo la prima notte d’amore, addirittura tirerà fuori dal frigo il gorgonzola…

Nel cast anche Laura Graziosi, nel ruolo di Suzanne, l’amica in viaggio, che si divide fra l’avventura che sta vivendo (e alla quale si aggrappa più del dovuto), e la preoccupazione verso la crisi dell’amica: molto bello che i momenti più importanti dei dialoghi via telefono si svolgano vis-à-vis, nonostante tanta distanza… (mentre invece ci pare che basterebbe solo un accenno alle avances dell’uomo durante i balli, invece che un leitmotiv continuo). La sua parte è minima, nel contesto, eppure la sua è davvero un’interpretazione fresca, che non disturba e rallegra a sua volta, e si connota per quella pazzerella che è, e per il grido d’aiuto che lancia nel finale: ora è lei la donna che è stata lasciata, è lei che ha quarant’anni, ed è lei ora che si vuole suicidare… Sicuramente l’aiuterà Sophie, visto che presto sarà mamma di tre gemelli!

Scenografie incredibili di Matteo Soltanto, ammonticchiate in logica sparsa eppur perfette per lo svolgersi della trama (realizzazione di Francesco Cappelli), costumi di Marco Nateri, disegno luci di Giorgio Morgese, fantocci di Giuseppe Cordivani.

In apertura di serata, a salire sul palco è stato anche il borgese Walter Nesti, vincitore del Concorso fotografico #Verezzinfestival 2016, conosciuto in zona e non solo per il suo attivismo promozionale del territorio. La foto è intitolata: ‘Si sveglia un nuovo giorno mentre il teatro dorme ancora’ (visibile sul sito www.festivalverezzi.it). Seconda classificata Roberta Rossi, con un ‘Omaggio a Govi’, e terza Elisa Parodi per la sua ‘Lanterna, scorcio sul palco-regia’. Il sindaco Renato Dacquino, nel suo commiato alla prossima stagione, ha ringraziato sia Enrico Rembado (primo cittadino agli albori della Rassegna) che chi ha preso il timone dopo di lui, cioè il direttore artistico Stefano Delfino, che ha saputo coraggiosamente traguardare il Festival ai giorni nostri. Anche De Laurentiis, nel finale, con il pubblico invitato ad alzarsi in piedi, si è felicitata con Delfino per il successo dell’evento, nell’anniversario del Cinquantennale (nella foto di Nicolò Beardo, gli ultimi istanti della commedia).

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