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ATTUALITÀ

“Cura del ferro” per i porti liguri

Si chiamerebbe “cura del ferro”, l’argomento principale in discussione agli “Stati generali della logistica” a Genova, nella sala di Palazzo San Giorgio, lunedì prossimo,  22 maggio, con inizio alle ore 10 e si tratterebbe di come orientare il trasporto merci verso le reti ferroviarie per raggiungere il Centro e il Nord Europa:  un patto suggellato tra ministero dei Trasporti, Autorità di Sistema Portuale liguri e Regione Liguria per la crescita degli scali regionali.

Come nella precedente edizione di Novara, la scorsa primavera, saranno presenti i Presidenti delle Regioni Piemonte, Sergio Chiamparino, Lombardia, Roberto Maroni, Liguria, Giovanni Toti, e il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Mancherà l’Autorità Portuale di Savona, assorbita nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che sarà rappresentata dal presidente Paolo Emilio Signorini, mentre a nome dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (La Spezia e Marina di Carrara) interverrà la presidente Carla Roncallo.

Rispetto a Novara non cambiano gli obiettivi e l’impegno: si tratta di ribadire il patto tra il governo e le Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia per trasformare il Nord Ovest in un’area forte per la logistica europea, in competizione diretta con la macroregioni del Nord, le aree di Anversa, Rotterdam e Amburgo, che da sole gestiscono oggi un quinto delle merci che arrivano in Europa via mare.

Lo sviluppo del trasporto ferroviario e il trasferimento crescente di quote del traffico merci dalla strada alla ferrovia è una delle priorità da perseguire con il massimo impegno, insieme con l’investimento nei grandi corridoi multimodali. Ecco dunque la “cura del ferro”, che sarà spiegata da più punti di vista, compreso il “ferrobonus” regionale e comprese le implicazioni dell’alleanza tra Fuori Muro e le Ferrovie Nord Milano, che per la prima volta investono nei porti liguri proprio nel solco tracciato dai “patti” siglati lo scorso anno a Novara.

I tre Presidenti di Regione ribadiranno la volontà di proseguire uniti sulla strada dello sviluppo del Nord Ovest, con il pieno appoggio del ministro Delrio che non manca mai di ricordare che le inefficienze della logistica costano tra i 40 e i 50 miliardi l’anno al sistema delle imprese italiane.” L’importante è portare con noi tutti i soggetti interessati perché solo lavorando insieme riusciremo a correre, superando le logiche di campanile». Belle parole e progetti da condividere pienamente, destinati però a rimanere confinati nel limbo della “fanta-economia”, se esiste, accanto alla “fanta-politica” se, visto che si tratta di collegamenti ferroviari,  non verranno realizzati il raddoppio completo della Ventimiglia -Genova, il famoso “Terzo valico”, in corso di costruzione, e la nuova linea Torino -Lione, la nota TAV, per cui si stracciano o si sono stracciati le vesti dervisci ecologisti, antipolitici di varia estrazione, pronti a seminare la famosa zizzania e ad accodarsi a qualunque protesta, catastrofisti di disparate tendenze, antagonisti  e antiglobalisti, visionari di diversa appartenenza, che non rinunciano all'”atto di mano” comunque, che magari fosse solo “atto da villano”, ma anche intellettuali dalla piega più o meno amara,  i quali dovrebbero comprendere che parlare o prendere una posizione per far bella figura è un atteggiamento colpevole nei confronti dell’interesse comune e dello sviluppo futuro, in cui la rapidità dei collegamenti sarà sempre più importante. E poi, occorre rammentare a costoro, che predicare bene mentre sulle autostrade continuano a razzolare male file di autotreni molto più inquinanti dei treni merci è una posizione contraddittoria!

 

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