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Dentro alle istituzioni sportive – Le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026

Non ha nascosto la sua preoccupazione il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il merito a quanto sta avvenendo sulla ribalta della politica estera nazionale. E così è puntualmente arrivato un campanello d’allarme circa le possibilità di vittoria della candidatura congiunta Milano-Cortina per l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 e a farlo suonare, è stato per l’appunto il numero uno dello sport nazionale, con alcune dichiarazioni che non lasciano spazio ad interpretazioni. Malagò, secondo i ben informati, avrebbe dichiarato nel corso di una cena a Milano, alla presenza del Governatore della Lombardia Attilio Fontana: “A questo punto abbiamo praticamente perso tutta l’America Latina e quel prezioso numero di voti che fino a poco tempo fa era a favore dell’Italia“. Non solo i voti sudamericani si sarebbero però volatilizzati: “A rischio sono anche i tre voti della Francia, anzi li abbiamo probabilmente persi. Eravamo in netto vantaggio ma il divario si è ridotto e adesso siamo alla pari con Stoccolma“. Insomma una partita che sembrava oramai vinta, potrebbe ora essere ancora tutta da giocare: la strada per l’assegnazione è ancora lunga, e nonostante gli intoppi diplomatici la candidatura congiunta di Milano e Cortina appare ancora molto forte e favorita per il successo.Ci sono fattori da tener conto: la Svezia non ha mai ospitato un’Olimpiade invernale ed inoltre ha due membri del Cio particolarmente influenti e importanti, mentre noi abbiamo ospitato l’ultima Olimpiade invernale nel 2006. Saremmo dei pazzi se pensassimo che questa partita non è apertissima. Bisogna arrivare a 44 voti su 87, c’è da pedalare. Ricordiamo che recentemente a Tokjo nella splendida cornice del Gran Price Hotel  che sa amalgamare la modernità di un resort urbano con i tipici tratti in legno della tradizione architettonica giapponese erano stati presentati la candidatura e il logo di Milano-Cortina. A introdurre la presentazione davanti i comitati olimpici di tutto il mondo era stato il Presidente del CONI Giovanni Malagò (accompagnato dal sindaco ambrogino Sala e dal governatore del Veneto Zaia), il cui discorso in un distinto inglese aveva rimarcato soprattutto due punti: si tratta di una “bid that originates from the territories”, ovvero una candidatura che parte dal “territorio”; e il richiamo della tradizione e dell’innovazione: «Perché abbiamo unito la capitale economica dell’Italia, Milano, con la prima città che ha ospitato i Giochi in Italia, nel 1956, Cortina».

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