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ATTUALITÀ

Eccellenza Ligure . Sul binario del Vado capolista è in arrivo il direttissimo Fezzanese

Mentre ci si avvicina al fatidico “giro di boa” (nell’anticipo di sabato prossimo voluto dalla Figc si consumerà l’ultima giornata del girone di andata) è giunto il momento anche per la redazione sportiva dell’Eco di Savona di fare un punto sul maggiore torneo dilettantistico a livello regionale. Il compito spetta al nostro opinionista “speciale” Felicino Vaniglia al quale per una volta abbiamo chiesto di lasciare i panni dell’analista, compito che svolge regolarmente con competenza e dedizione, per entrare in quelli di pronosticatore. Questo per tentare di non limitarci alla semplice narrazione dei fatti calcistici ma con l’intento di avventurarci nell’anticipare la prospettiva futura ben sapendo che al noto CT non piaccia improvvisare e che anzi  ami avvalersi delle statistiche prima di esporsi in un giudizio. Ecco in sintesi le sue valutazioni che come sempre siamo certi verranno apprezzate dai molti (in continuo aumento tra l’altro) che oramai seguono le rubriche volute ed incoraggiate dal direttore Pizzorno :

” Ero naturalmente  presente all’atteso big match andato in scena al Chittolina tra il Vado FC e l’Imperia (una classica si direbbe in gergo) terminato con il risultato di 0 a 0. Mai come in questa circostanza ho avuto modo di constatare come anche un pareggio in “bianco” possa essere più avvincente ed emozionante di una scontata goleada. La partita infatti ha offerto tutto l’intero repertorio che fa di questo sport una “grande bellezza”. Il pari ad occhiali, in teoria pare aver accontentato tutti. Da una parte va bene ai padroni di casa, dove l’assenza di Di Pietro continua a farsi sentire, a cui il punticino è valso a mantenere le distanze dai nerazzurri evitando il momentaneo sorpasso e a guadagnarne uno sul Genova Calcio. Dall’altra può andar bene ai ponentini che l’avrebbero sottoscritto alla vigilia. Ma le cose ad una lettura più puntuale ed attenta non stanno proprio così. Rosica la Gramondo band per come sono andate le cose in campo visto che “ai punti” avrebbero meritato di più. Considerate le occasioni nitide avute da Sanci nel primo tempo (almeno tre) e da Daddi nel secondo (due nette) un pensierino all’intera posta in palio lo avevano legittimamente fatto prima di arretrare leggermente il baricentro nel finale concitato che è costato il rosso a Pollero. Ma dal mio punto di vista anche per i vadesi questo primo pareggio annuale porta con se qualcosa di negativo, perchè al di là degli aspetti positivi considerati dalla maggior parte delle altre testate giornalistiche, ritengo che impattando  siano persi due punti nei confronti di quella che gettando la maschera credo si sia candidata ad essere il maggior competitor di quì alla fine : vale a dire la Fezzanese. I “verdi” (neo retrocessi, e pertanto desiderosi di rivalsa) dopo un inizio sotto le aspettative hanno via via ribaltato il trend portandosi al secondo posto a solo due lunghezze dal battistrada Vado e come quest’ultimo, che sarà impegnato per il medesimo motivo a Rapallo, hanno ancora una gara da recuperare con il fanalino di coda Moconesi. I ragazzi di Sabatini sono in gran salute, provengono da un filotto esaltante culminato nel poker servito al Cimma ai biancocrociati di Podestà (impresa non certo facile da realizzarsi) e soprattutto affronteranno l’incontro clou in  arrivo al Ciccione sfidando una difesa depotenziata in termini di esperienza in quanto orfana del fuoriuscito Cocito e dello squalificato Pollero. Dalla loro, da me accreditati “outsider di lusso”, i seguenti dati inconfutabili : miglior attacco (34 centri), miglior difesa (13 gol subiti), miglior differenza reti (+ 21), minor numero di sconfitte (una sola, guarda caso contro i primatisti rossoblù, un rocambolesco 2 a 3 che se invertito li vedrebbe in testa). Non ultimo potranno giovarsi del fatto di avere la squadra juniores molto competitiva (capeggia il girone B con 13 vittorie e anch’essa una sola persa). Tornando al team di Eretta e compagni, posso dire di aver rivisto in fotocopia l’atteggiamento della scorsa stagione dove c’era da fare i conti però con la corazzata Albissola diretta da Monteforte. Difesa non facilmente superabile dove emergono il super portiere Illiante (secondo me il top match della sfida con l’Imperia) ed il centrale Del Nero ed attacco dove Mengali (già a quota 9) è una certezza. Non altrettanto si può dire del centrocampo che anche se è stato recentemente arricchito dall’arrivo del trequartista Macagno classe 96 (esordio al 61°) proveniente dalla D (San Sepolcro), non offre l’impressione di possedere l’autorevolezza e le geometrie che caratterizzano un reparto leader. Prova ne è che Arturo Ymeri ha dominato in lungo ed in largo sia in termini di personalità che di tasso tecnico. Se manca un pezzo nello scacchiere dei Battiston boys lo dirà il ritorno, ma i segnali premonitori mi pare si siano già manifestati ogni qualvolta si siano affacciate mediane ben organizzate.

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