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ATTUALITÀ

Euroscettici o antieuropeisti?

I fatti concreti ed i numeri ci stanno dimostrando più che eloquentemente che gli “Euroscettici” stanno aumentando in Italia ed in Europa, visto e considerato il comportamento di un’Europa che vuole farci credere di essere unita, quando invece è completamente disunita ed ottusa.

Gli Euroscettici, ovvero persone non proprio convinte della validità di questo “straccio” di Europa, oggi sono diventati “Antieuropeisti” convinti, consci e consapevoli dell’assoluta inutilità della stessa Europa che non ha più nessuna valenza positiva nei confronti della gente comune.

Un’ Europa ed un Parlamento Europeo che, come tutti sanno molto bene (e lo sanno anche coloro che per comodo non lo vogliono ammettere), è diventata sede dei “politici trombati” delle varie Nazioni aderenti e che è diventata un’enorme macchina mangiasoldi (…i nostri soldi!).

Basti pensare a quanto costa mensilmente il mantenimento delle sedi di Bruxelles e Strasburgo e dei miliardi di Euro che servono per mantenere un apparato burocratico che, peraltro, fa acqua da tutte le parti ma, che permette, agli “addetti ai lavori” di rubacchiare stipendi e parcelle da favola a migliaia di personaggi, di portaborse, di commissari, di componenti, di allucinanti e inutili commissioni, di paggetti, di usceri, di segretari, di politicanti bassa-tacca e di parassiti di varia natura e ordine.

Tutti costoro viaggiano molto, volano in aereo, alloggiano in alberghi lussuosi e compilano fior di note-spese oltre agli indegni stipendi che ricevono.

A fronte di tutto questo l’Europa è stata ed è tuttora assolutamente incapace di voler risolvere il problema dell’incredibile flusso migratorio che sta creando a noi italiani problemi insormontabili, costretti ad ospitare a nostre spese, persone che nella stragrande maggioranza, non ha nessun diritto di godere di questo.

Chi dice che le spese per tale ospitalità sono pagate dall’Europa sbaglia di grosso ed è in mala fede: l’Italia versa 20 miliardi di Euro ogni anno all’Unione Europea ed all’Italia ne ritornano, per i migranti, nemmeno la metà.

Un Europa che davanti agli immensi sforzi umanitari che l’Italia e gli italiani stanno compiendo, che se ne infischia dell’Italia stessa, che è considerata come la Cenerentola di questa Unione Europea, che vede solo la potente Germania la nazione che è furbescamente e subdolamente in grado di migliorare la propria condizione economica alla faccia ed in barba delle altre consorelle Europee, trattandole da subalterne e pezzenti.

Un Europa che con il suo maledetto Euro ha letteralmente rovinato e messo sul lastrico centinaia di migliaia di famiglie italiane che sono cadute in uno stato di povertà, passando dallo stipendio dalle Lire all’Euro, trovandosi a pagare esattamente il doppio di quando spendevano con la Lira.

Come è possibile non prendere atto di questa realtà e di questo stato di cose?

Come si può continuare a credere in questa Europa di pagliacci e parassiti?

Se l’Italia fosse veramente il paese democratico che dice di essere (e che invece non è!) si farebbe un referendum popolare, ove i cittadini possano avere la possibilità di votare liberamente per restare o uscire da questa Europa e per tornare alla vecchia e amata nostra Lira.

E’ ben ovvio che il nostro Governo (buono solo per i calli!) ha paura di questo referendum perché verrebbe certamente sconfessato dal 65% o 70% degli italiani: questi ultimi ben consci che questa Europa, che tanto ci aveva promesso, è stata solo capace di chiedere e di toglierci tanto.

Sono tante le Nazioni che incominciano ad aprire gli occhi ed a valutare attentamente che questa “Grande Europa” è solamente un “grande Pacco”!

Questo continuo fermento antieuropeista, come detto in continuo aumento, fa rinascere purtroppo, quel sentimento di nazionalismo che, se è certamente un possibile pericolo, è il logico frutto dell’angoscia e del grandissimo disagio e del disgusto che quest’Europa ha saputo dare.

Un Europa che, con la sua politica ottusa e babbea, ha saputo arricchire chi già era ricco ed ha impoverito chi era già povero.

Un’Europa che ha creato il trionfo economico delle multinazionali difendendo le banche sempre più squallide e potenti.

Abbiamo paura di andare a gambe per aria economicamente se lasciamo l’Europa? Ma abbiamo presente come stiamo oggi?

Peggio di così non potremmo trovarci.

Tanto vale, come dicono illustri economisti, tornare sulla vecchia strada della nostra Lira cercando di essere autonomi, artefici del nostro destino senza farci pilotare dagli altri, smettendo di fare gli schiavetti ed i paggetti alla Sig.ra Merkel ed a tutti coloro che le reggono il moccolo!

Possiamo dire grazie a quel bell’imbusto del Sig. Prodi che ha venduto la nostra causa e la nostra moneta per millenovecentotrentasei Lire per un Euro.

Per noi italiani ogni spesa ed ogni acquisto si è raddoppiato. In altri termini i nostri stipendi sono stati letteralmente dimezzati e noi italiani ci siamo ritrovati con il conto corrente in “rosso” per poter mantenere lo stesso tenore di vita: un regime che è, di anno in anno, sempre più calato fino a ridurci alla soglia della semi-povertà.

E dovremmo dire grazie a Quest’Europa che ci ha depredato e turlupinato? La pazienza italica ormai è finita: la corda è stata troppo tirata!

Occorre un veloce e repentino cambio di tendenza, costi quel che costi!

Il nostro Governo è peraltro in “tutt’altre faccende affaccendato”: se ne infischia allegramente se manca il lavoro ai giovani o se il lavoro viene perso da chi lo aveva, se ne infischia se le famiglie restano senza sostentamento, se ne infischia se i giovani si sposano a 40 anni ed oltre continuando a restare a casa a prendere la paghetta mensile dai genitori o dai nonni perché senza un minimo di lavoro che li possa rendere autonomi. Altroché mettere su famiglia!

Un governo che se ne continua ad infischiare sia dei giovani che degli anziani condannati a vivere con delle pensioni da fame senza una degna assistenza sociale e sanitaria.

Sull’assistenza sanitaria e sul mondo di mala-sanità non c’è nemmeno da parlarne, perché lo scandalo quotidiano è sotto gli occhi di tutti e ci interessa tutti da vicino, non aumentando le pensioni da anni ma, in compenso aumentano i ticket delle medicine e le tasse su ogni servizio che viene, peraltro, erogato in maniera sempre peggiore ed inaccettabile. Gli ospedali sono senza medici e senza infermieri con i malati ricoverati nelle corsie alla mercé dei famigliari e senza un’assistenza adeguata. Medici e infermieri costretti a fare turni massacranti in maniera concitata e nervosa a scapito di chi sta male ed avrebbe bisogno di assistenza continua e qualificata.

Situazione allucinante anche nelle “case di Cura” che sono tutte private perché lo Stato se ne guarda bene dal crearne delle sue: tariffe pazzesche ad appannaggio delle sole famiglie che se lo possano permettere, Una volta almeno esisteva il “Lazzaretto”: oggi nemmeno più quello!

Non ultime le scuole italiane con gli insegnanti ridotti a fare i bambinai avendo perso da tanti anni la loro dignità e la loro personalità docente: stipendi ridicoli e peraltro fermi, grazie al Sig. Monti ed alla Sig.ra Fornero, da troppi anni: scuole che perdono i pezzi e che risultano pericolanti e inidonee a scapito della sicurezza e della salute degli alunni, che sono poi i nostri figli. Presidi che, elevati al rango di dirigenti scolastici, sono solo pronti a scaricare le responsabilità sul corpo insegnante sempre più sconcertato e per nulla motivato nel proprio lavoro, perché si ritiene preso in giro!

Perché i genitori continuano a mandare i loro figli a scuola se esse sono diventate pericolose? Perché non si tengono i figli a casa! Sarebbe l’unica soluzione perché possano essere presi dei provvedimenti che si rimbalzano dalle Province ai Comuni, entrambi con le casse secche e senza la possibilità di poter spendere un Euro.

A proposito delle Province: ci avete capito qualcosa? Cosa faranno? Continueranno ad esistere o saranno abolite del tutto? Chi ci capisce qualcosa è bravo! Il problema è che nemmeno il Governo sa cosa fare!

Il mio ultimo pensiero vuole andare ai terremotati, ancora senza case e costretti a vivere nelle tendopoli o negli alberghi che, con il prossimo periodo estivo, li faranno sloggiare per far posto a più lucrosi guadagni.

Questa è l’Italia e questa è l’Europa che, certamente, la maggior parte di noi non voleva e che, invece, è costretta ad accettare e subire, ma, come detto, la pazienza ha un limite preciso! Il vaso sta per traboccare e quando traboccherà ne vedremo delle belle!

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