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Ex ACNA, un sito dal grande potenziale inespresso

Il sito dell’ex ACNA, situato nel comune di Cengio sul confine con il Piemonte, é uno degli argomenti più spinosi del Savonese. L’area é di proprietà della società Syndial ed é stata denominata “area di crisi complessa”. In questa zona, nel 1882 era stata costruita l’ACNA, una fabbrica di esplosivi, prodotti in particolar modo in tempi di guerra. Al termine della Prima Guerra Mondiale e in seguito al 1945, la fabbrica ha prodotto solo intermedi chimici, utilizzati anche per cibi, esportandone l’85% all’estero. L’impianto garantiva alla città di Cengio numerosi posti di lavoro e benefici economici, ma dovette chiudere nel 1999. Ora l’area giace inutilizzata in attesa di bonifica e di dovuti controlli. La zona é suddivisa in 4 aree, delle quali l’A2 é già stata bonificata. A tal proposito, il sindaco di Cengio, Sergio Marenco, afferma che ci potrebbero essere nuovi sviluppi verso la fine di ottobre e sottolinea l’impegno nel prendere in considerazione, per quanto riguarda gli impianti di produzione, solo progetti ecologici, escludendo nuovi impianti chimici, i quali hanno già causato troppi danni all’ambiente valbormidese. Dunque, il primo cittadino auspica la costruzione di un nuovo impianto, in grado di rilanciare l’economia cengiese. Ad ogni modo, questo sito serba un grande potenziale inespresso. Vi sono varie possibilità, alcune un po’ fantasiose, ma non irrealizzabili, come costruire una pista da moto. Infatti, il nord Italia manca di un circuito dove far crescere i piloti del domani; un progetto del genere porrebbe Cengio al centro di un giro d’affari riguardante l’intera Liguria, il Piemonte, la vicina Francia e non solo. Questa é soltanto uno degli innumerevoli progetti realizzabili all’interno di questa sito.

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