Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Far votare i giovani all’età di 16 anni?

In questo nostro governo, fabbrica di idee balzane e di assurdità, c’è chi si sta battendo per introdurre il diritto di voto a cittadini che abbiano compiuto i “sedici anni”! Con ironia e spirito polemico suggerirei di mandare al voto anche i quattordicenni e magari, perché no, anche i dodicenni. Non è certamente, considerazioni personali a parte, discorso facile dal momento che tutto ciò dipende delle posizioni politiche che ognuno di noi ha. Credo che l’Italia, anche su questo problema, sia spaccata in due: c’è chi crede, senza magari esserne pienamente convinto, che i giovani a 16 anni abbiano una cultura ed una base di conoscenze politiche e sociali per poter esprimere la loro preferenza per un determinato partito politico con piena coscienza e convinzione. C’è chi è convinto che i giovani sedicenni non siano ancora in grado di fare delle scelte precise e convinte essendo ancora imbevuti di musica, di divertimenti e di quel falso benessere in cui credono di vivere. Avrete capito che, personalmente, appartengo a questo secondo gruppo di persone, convinto come sono e, non per mancanza di fiducia verso i giovani, che i sedicenni, oggi siano, (con tutte le dovute giuste eccezioni), dei bambinoni che vivono ancora una vita abbastanza spensierata e che siano quasi totalmente disinteressati alla politica, preferendo discoteche e festicciole. Giovani che magari a ragione, non credono più o credono sempre meno alle istituzioni ed a ciò che accade intorno a loro, giovani che si rendono conto, di come quasi tutto sia cambiare non sapendo però da che parte incominciare per poter cambiare le cose in meglio. Giovani alunni che non credono più nel mondo della scuola e nel futuro lavorativo che essa può far loro intravvedere, giovani che non credono più nel loro domani e nella loro introduzione nel mondo del lavoro, che invece, vedono perdere ogni giorno dai loro genitori e dai loro parenti. Ma se è giusto non fare mai di tutt’erbe un fascio, è giusto dire che non tutti i giovani sono delle” zucche vuote” come molti credono. Esistono anche ragazzi preparati e responsabili che a sedici anni
hanno già capito e compreso le difficoltà della vita e che, quindi, hanno maturato una responsabilità chiara ed oggettiva. Ma…aimè… percentualmente sono ancora pochi rispetto ad una maggioranza di “farfalloni”, che magari pur non essendolo, tali vogliono rimanere. Detto questo (e molto altro ci sarebbe da dire e da aggiungere), ampliare il diritto di voto a 16 anni, mi pare essere, oggi come oggi, perlomeno azzardato e rischioso. Giovani che potrebbero diventare facile preda per partiti politici capaci di far vedere “fischi-per-fiaschi” illudendoli allo scopo di “fare cassetta”, o meglio di…”far voti”.! Inutile dirci ancora che molta parte della nostra gioventù è refrattaria alla politica in genere e che non crede più a nessuno! La strada giusta sarebbe quella di responsabilizzarli maggiormente, favorendo la loro crescita e la loro maturazione magari reintroducendo nell’insegnamento scolastico quell’ “educazione civica” che è stata da decenni abolita e che quasi quasi era stata reintrodotta nella scuola, per poi recentemente, essere stata ancora bloccata inspiegabilmente. Attenzione quindi a dare troppa fiducia ai giovani: una fiducia che devono ancora dimostrare di meritarsi. ma.. chissà? questa fiducia che deve loro darla

Rispondi