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ATTUALITÀCULTURA

Freddie Mercury: ricordo di un mito che non sbiadisce mai

di Michele Alluigi

Il 5 settembre del 1946 nasceva a Zanzibar Farrokh Bulsara, grande cantante rock che passerà presto alla storia con il nome d’arte di Freddie Mercury. Ricordarlo unicamente come frontman dei Queen, per quanto questo suo ruolo abbia fornito un contributo enorme alla storia della musica, sarebbe tutto sommato riduttivo, poiché le sue singole doti di compositore, arrangiatore, leader e cantante lasciarono un marchio indelebile su un’intera epoca musicale.

Mercury giunse a Londra nel 1964, più precisamente a Feltham, nel Middlesex, nei pressi dell’Aeroporto di Heathrow. Conclusi i suoi studi al politecnico, la sua passione e predisposizione per l’ambito artistico gli fecero passare a pieni voti l’esame di arte dell’Isleworth Polytechnic, con un punteggio che gli consentì l’ammissione al Ealing Art College. Proprio nell’ambiente universitario conobbe prima il suo compagno di corso e bassista Tim Staffel, poi il batterista Roger Taylor ed il chitarrista Brian May, musicisti ai quali si unì inizialmente per formare gli Smile ed entrando a far parte successivamente degli Ibex.

Il singolo di debutto degli Smile, dal titolo “Earth/Step On Me”, uscì nel 1969 senza però ottenere il successo musicale sperato; Staffel decise quindi di abbandonare il gruppo per dedicarsi ad altri progetti, mentre Mercury, May e Taylor si apprestavano, nel 1970, a dar vita ad un nuovo gruppo ancora privo di un bassista, ma l’elemento mancante giunse l’anno seguente con l’ingresso di John Deacon in quelli che erano a tutti gli effetti i Queen. Da lì in avanti l’enorme scalata al successo compiuta dalla band britannica è materia già ampiamente discussa ed evidenziata dalla storia: dai seminali lavori omonimi “I” e “II, fino a “Sheer Heart Attack” e “A Night At The Opera” per poi giungere agli epocali e, purtroppo conclusivi, “Innuendo” e “Made In Heaven”, quella dei Queen arrivò alle nostre orecchie, e ai nostri cuori, come qualcosa di molto di più che semplice musica.

Brani storici come “Bohemian Rhapsody”, “Stone Cold Crazy”, “We Will Rock You” e “We Are The Champions” sono passati dall’essere delle semplici canzoni al rappresentare dei tasselli fondamentali della cultura tout court di intere generazioni; la musica dei Queen dunque, pur essendo ormai arte con oltre quarant’anni di età, è destinata a restare nella nostra memoria come un qualcosa di unico, reso tale dal grande carisma e talento del suo leader, scomparso nel 1991.

Oggi, ricorre l’anniversario della nascita di Freddie Mercury, e tradizione vuole che gli si faccia un regalo, magari ascoltando uno dei suoi dischi in segno di tributo, ma forse, a ben pensarci, è lui ad aver fatto a noi un regalo di inestimabile valore.

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