Per la quarta volta è tornato a Genova il Balletto sul ghiaccio di San Pietroburgo, per chiudere, al Carlo Felice, la trilogia di Cajkovskij, iniziata con lo “Schiaccianoci” e “Il Lago dei cigni” . Ad andare in scena è “La bella Addormentata” , un altro celeberrimo lavoro del compositore russo, che debuttò al teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1890, nell’interpretazione di una danzatrice italiana, Carlotta Brianza. Il grande Rudolf Nureyev considerava la “Bella addormentata” “il balletto dei balletti”, ed è senza dubbio interessante assistere ad una sua rappresentazione non danzata sulle punte, ma “sulle lame”, con evoluzioni virtuosistiche e salti spettacolari. Il teatro genovese è uno dei pochi che può permettersi spettacoli di balletto sul ghiaccio grazie alla struttura del palcoscenico e del boccascena.
Quella di San Pietroburgo è una compagnia di balletto unica al mondo, fondata nel 1967 ed oggi diretta da Kostantin Rassadin. Artista emerito della Russia e ballerino solista al teatro Kirov della città sulla Neva (l’attuale Marijnskij), egli ha riadattato per l’esibizione sul ghiaccio le coreografie originali di Marius Petipa, riuscendo a conservare lo spirito di quello stile sublime di danza portato, nell’ 800, alla Corte degli zar dalla scuola franco-italiana.
Ben nota è la vicenda della principessa Aurora, a cui la fata Carabosse, indispettita per non essere stata invitata al suo battesimo, lancia una maledizione: prima del sedicesimo compleanno si pungerà con un fuso e morrà. Ma una fata buona trasforma la sentenza mortale in un lungo sonno di. 100 anni, dal quale la bella principessa viene risvegliata grazie al bacio del principe Désiré. Famosa e tecnicamente difficilissima è la scena del secondo atto in cui la nobile fanciulla danza a turno con quattro pretendenti e dove risuona il magico “Adagio della Rosa”. Cajkovskij , secondo Vittoria Ottolenghi nella “Bella Addormentata” ha scritto una musica che “pur nella sua molteplicità, esprime come in un poema sinfonico la storia di una vita: la nascita, la crescita, la magica sospensione del sonno – echi mitici di morte e resurrezione stagionale – e poi il risveglio all’amore, alla vita”.
Ad alternarsi nei ruoli dei due protagonisti, la principessa Aurora e il principe Desiréè sono Ekaterina Kostroma e Vera Osipienko, Oleg Iagubkov e Maksim Kudriavtcev. Firma la regia Oleg Stepanov, scene e costumi di Olga Osikovskaia e Tatiana Zaikina, lighting designer Anatolii Gensirovskii. Dirige l’orchestra del Teatro Carlo Felice Arkady Shteynlucht, che ha una lunga esperienza di collaborazione con il Balletto sul ghiaccio di San Pietroburgo.
“La Bella Addormentata” di Pjotr Il’ic Cajkovskij
Oggi ore 15,30 – 20
Domani 3 febbraio ore 15,30