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Grotte di Borgio Verezzi…meraviglia da scoprire

Le grotte di Borgio Verezzi, o grotta di Valdemino,forse meno note di quelle grandiose di Toirano, racchiudono comunque un percorso turistico interessantissimo, che si articola per circa 800 metri all’interno di grandi sale, tra enormi blocchi staccatisi dalla volta in ere remote.

Ricchissime le concrezioni di ogni forma: dalle cannule, esili e quasi trasparenti, ai drappi, sottili come lenzuoli, alle grandi colonne che sembrano sostenere la volta fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni.” Così si legge sul sito di questa meraviglia, più o meno nascosta, cui si accede quasi dal centro di Borgio. Scoperte per caso, mentre si cercava di irregimentare le acque del Rio Battorezza, fra gli anni 1920 e 1930, al tempo del podestà Giacomo Staricco, che aveva deciso di allargare le fratture nell’alveo del terrente, che in esse sembrava scomparire e ricomparire. Ma furono tre ragazzi, nel 1933, (Lillo, Tito e Valentino), seguendo l’acqua del torrente, a scoprire le grotte, penetrando nella prima sala.  Non ci si rende conto del valore della scoperta, però, sino al 1951, quando Giovanni Dentella, alla guida del Gruppo Speleologico Ingauno, inizia l’esplorazione sistematica delle cavità e si inoltra in una serie di sale e gallerie che si snodano per alcuni chilometri al di sotto dell’abitato di Borgio. Lo stesso Dentella, colpito dalla straordinaria bellezza delle grotte, ideò e tracciò il percorso turistico inaugurato nel 1970.

Fantastici i colori:”…bianco, giallo, rosso in mille sfumature diverse. Dovuti alla presenza di svariati minerali, fanno delle Grotte di Borgio Verezzi la grotta turistica più colorata d’Italia.” E poi gli specchi d’acqua: “Le acque immobili e trasparenti dei laghi costituiscono una delle maggiori attrattive del percorso turistico..” Leggiamo sempre dal sito.

Citiamo inoltre, da “Supereva” :”Come tutte le grotte e gli anfratti rocciosi, anche la Grotta di Borgio è stata abitata in epoca preistorica. Al suo interno sono stati rinvenuti diversi reperti ossei databili tra i 500.000 e i 750.000 anni fa. Alcune di queste antichissime ossa sembrano appartenere a forme di vita ormai estinte.

Dal giugno 2017 la Cooperativa Sociale Arcadia, sempre all’avanguardia nella promozione del territorio, ha assunto la gestione completa delle grotte, dopo che i suoi compiti, per alcuni anni, avevano riguardato solo il servizio di biglietteria e l’accompagnamento nel percorso.

Onore, ed onere, di tutto rispetto, per la Cooperativa, sia per l’importanza del sito che per l’impegno che il Comune di Borgio Verezzi ha sempre profuso per mettere in giusta evidenza questo gioiello del suo territorio. Per non essere da meno e proseguire su questo cammino la Cooperativa ha messo a disposizione tutte le proprie professionalità ed esperienza. In tale ottica, dopo il successo delle iniziative primaverili, come il festival musicale “In punta di suono”, nei mesi di luglio, agosto e settembre sono organizzati altri eventi di promozione come l’apertura serale straordinaria tutti i mercoledì di luglio ed agosto alle ore 21.00 (tranne Ferragosto), e l’apertura giornaliera, compreso il lunedì, abitualmente giorno di chiusura settimanale, sino al 30 settembre.

Abbiamo ideato queste iniziative” così precisano dalla Cooperativa Arcadia “sia per dare visibilità ad un sito di tale importanza, ma anche, e soprattutto, per dare la possibilità ai numerosi visitatori di avere più possibilità di accesso, anche in orari, come quelli serali, che siano compatibili con una vacanza dedicata al mare”.

Le Grotte sono aperte dal lunedì alla domenica, gli orari degli ingressi sono 9:30 – 10:30 – 11:30 – 15:00 – 16:00 – 17:00. Per maggiori informazioni ed essere sempre aggiornati sulle iniziative si possono seguire i profili social (Facebook, Instagram e Twitter) “Grotte di Borgio Verezzi”. Per contatti: telefono 019.610.150;  indirizzo di posta elettronica: grottediborgiosv@libero.it

 

Foto da Siti “Grotte di Borgio” e “Associazione grotte turistiche italiane”

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