Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

I conti di TPL? Limpidissimi, il comunicato del presidente Strinati

Il Consiglio di Amministrazione di TPL Linea Srl ha approvato il progetto di Bilancio 2017 – con il parere favorevole del Collegio Sindacale, della Società di Revisione (Baker Tilly Revisa) e dei consulenti aziendali – e sarà a breve sottoposto al vaglio dell’Assemblea dei Soci.

Nessun sospetto quindi sui conti aziendali, che sono limpidissimi.

Le accuse mosse, oltre che prive di fondamento, ledono l’immagine aziendale, nonché la professionalità di chi lavora in Azienda o per l’Azienda.

Il Sindacato ben conosce, o dovrebbe conoscere, l’iter normativo che ha fatto naufragare il c.d. “fondo regionale per il prepensionamento”, che è stato letteralmente “coriandolizzato” dalla Corte dei Conti. La Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per la Liguria – nell’udienza del 21 luglio 2017, ha evidenziato un elemento di grave criticità, nonché di incostituzionalità, relativamente al finanziamento del fondo regionale per il prepensionamento: “… le risorse acquisite tramite il mutuo bancario sono utilizzate per il finanziamento di spese correnti, in contrasto con quanto prescritto dall’art. 119, comma 6, della Costituzione, che limita tale possibilità alla sola copertura di spese di investimento”.

In recepimento dell’assunto della Corte dei Conti, Regione Liguria ha quindi modificato l’art. 28 bis “Fondo per l’efficientamento del servizio” della L.R. 33/2013, concedendo alle Aziende Liguri di Trasporto Pubblico la possibilità di impiegare le suddette risorse regionali solo per investimenti destinati al miglioramento del trasporto pubblico o alla copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli investimenti effettuati dalle stesse anche negli anni precedenti.

La manovra aziendale relativa al pre-pensionamento del personale ha quindi subito una battuta di arresto, e si sottolinea come TPL Linea sia stata lungimirante nel non utilizzare risorse regionali che sarebbero poi dovute essere restituite.

TPL Linea, quindi, su indicazione della Regione, ha dovuto utilizzare le risorse regionali de quo esclusivamente per investimenti e per coprire ammortamenti non sterilizzati; mai avrebbe potuto utilizzarle per manovre relative al prepensionamento del personale.

Chi afferma il contrario, lo fa per ignoranza o malafede, strumentalizzando una vicenda ormai morta e sepolta.

Si ricorda comunque che, in data 31 dicembre 2016, la Società, usufruendo delle risorse “legittime” della prima tranche del c.d. ‘’fondino regionale’’ per il pensionamento anticipato (versione originale art 28 bis L.R. 33/2013), pari a circa 273.000 euro, ha incentivato all’esodo n. 20 dipendenti, procedendo alla sostituzione del solo personale diretto (addetti alla guida e alle officine) per un totale di 12 unità.

E comunque, a partire dal 2015, anno in cui è stato indetta la selezione pubblica per l’assunzione del personale, TPL ha assunto n. 48  persone a tempo indeterminato.

TPL Linea è comunque disposta ad incontrare il Sindacato, per valutare le condizioni utili a procedere con un nuovo piano di prepensionamento interno, utilizzando risorse proprie.

Si invita però alla correttezza e alla buona fede, soprattutto nel veicolare esternamente informazioni relative all’Azienda.

Il Presidente

Claudio Strinati

Rispondi