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I quadri di Mario Occorsio

Sarà visitabile fino al 22 aprile – dalle 17 alle 19, esclusi i festivi – “La processione del Venerdì vista da Mario Occorsio” la mostra allestita nell’oratorio di N.S. di Castello in via Manzoni a Savona. Inaugurata lo scorso sabato con una grande partecipazione di pubblico, l’iniziativa è promossa dalla confraternita di Nostra Signora di Castello – proprio una delle sei che organizza la processione – con la famiglia Occorsio e con il patrocino del Comune di Savona, della Diocesi di Savona-Noli, e del Priorato generale di Savona centro. In questo anno dispari il tradizionale evento notturno non si svolgerà, così, per sopperire in qualche modo alla mancanza, ma soprattutto per offrire un’occasione di meditazione sulla Passione di Cristo anche attraverso l’arte, dopo sei anni e dopo, purtroppo, la scomparsa di Occorsio nel 2014, la mostra viene dunque riproposta in quella che sembra la sua sede naturale, ovvero uno degli oratori che custodiscono le “casse” del Venerdì santo, un autentico scrigno d’arte dove spicca il polittico Della Rovere. La mostra si compone di un ciclo di tele ad olio del compianto pittore, originario di Luserna San Giovanni (To), ma valleggino di adozione, che rappresentano appunto le casse del Venerdì santo. Mario Occorsio trascorre la giovinezza a Torino, dove frequenta gli studi dei pittori Soffiantino e Calandri, che lo introducono al disegno e alla pittura. Nel 1970 si trasferisce a Savona dove inizia a dipingere. Dopo due anni apre uno studio a San Genesio (Vado) e qui opera per circa cinque anni, mentre nel 1977 si sposta a Valleggia. In questo periodo incomincia a sperimentare nel campo della ceramica, prima a Savona e poi ad Albissola Marina.

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