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ATTUALITÀ

I RECINTI DELLA VERGOGNA

di Gianni Gigliotti
Per ‘casta & greppia’ la vergogna è stata definitivamente scorporata dal peccato: lo constatiamo ogni giorno nelle aule del Parlamento dove politici di rango, colti dalla Magistratura con le mani nella marmellata, continuano imperterriti a bearsi della loro posizione di privilegio, mai che mai pensare a dimettersi.
A semplici, ma precise, domande della società, difficilmente pervengono risposte adeguate dalla classe politica: e quando ciò avviene, le risposte sono nebulose, volutamente incomprensibili, peggio ancora ambigue.
Ormai, a monte di un dilagare del malaffare, noi cittadini non siamo più in grado di reagire, di un giudizio autonomo e di reazioni conseguenti, siamo arrivati al punto di ritrovarci come le tre scimmiette – non vedo non sento non parlo – consci dell’inutilità del solo lamentarci, della rassegnazione con perdita all’autostima, insomma perfetti sudditi di come cercano di trasformarci.
La nostra è una Democrazia volutamente incompiuta che mette alla gogna omosessuali, che mortifica  uomini e donne  rinchiudendoli nei recinti della vergogna, dei diversi senza alcuna colpa: mentre a Roma Cardinali ben panciuti si godono l’ombra protettiva del Cupolone, alla faccia dell’anno della Misericordia.

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