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CULTURA

I sublimi bozzetti di Mario Occorsio

mario occorsio

E’ in corso al Centro dell’Arredamento di Quiliano – Valleggia, presso la “Galleria d’arte del cavallo”,una mostra retrospettiva dedicata a Mario Occorsio (Luserna San Giovanni, 1944 – Bergamo, 2014), pittore e ceramista, che, dal Torinese nativo trovò a Savona, Vado e Quiliano la sua terra di elezione. La mostra mette in rilievo aspetti diversi della sua pittura, ora naturalistica, ora espressionistica. Ma anche le sue vedute di borghi liguri e non solo e di marine, così diverse dalla straordinaria serie delle casse processionali, rispecchia qualcosa di incantato e di trasfigurato, pur nell’apparente verismo paesaggistico. Qualcosa che ricorda anche Pietro De Paoli, di cui avevamo già parlato. Ma il segno particolare di Occorsio è appunto nella serie delle casse processionali. Sembrano, tra le altre, esservi tutte quelle, famosissime, del Venerdì Santo di Savona, rese con guizzi di colore, con tratti essenziali ma forti; in esse l’immagine propriamente religiosa della “cassa” appare sfumata, abbozzata, a volte come un’allusione, senza perdere comunque la forza della raffigurazione e dell’impressione, perché ciò che si nota di più, in tali lavori, ciò che emerge, è proprio il contesto in cui la scena muove e così, in essa, è più in evidenza un carabiniere, un confratello, un religioso. Anche in tale caso basta un breve tratto, come un panneggio di una “cappa”, una nuca voltata, un’espressione fugace e, in modo impressionante, si nota una vivezza sorprendente del momento processionale. Si è partecipi di quell’atmosfera, anche così profondamente ligure, dei movimenti e della gestualità degli appartenenti alle Confraternite, durante il tragitto delle casse, percependo ad un tempo la solennità ed il senso religioso della funzione e le pose casuali, gli aspetti folcloristici, le tipicità dei personaggi che affollano una processione delle nostre parti e che si colgono partecipandovi; sotto questo aspetto Occorsio è di un’originalità unica. Nella capacità bozzetistica di evocare figure e situazioni Occorsio trova una corrispondenza singolare: negli anni 1960 la Deutsche Grammophon pubblicò la serie delle sinfonie di Anton Bruckner dirette da Eugen Jochum, raccolta che conseguì un prestigioso riconoscimento discografico; le copertine dei dischi erano opera del disegnatore tedesco Malte Sartorius e raffiguravano, in bianco e nero, interni di una chiesa barocca con figure di santi, decorazioni, volte e stucchi in immagini abbozzate di una capacità evocativa straordinarie! I quadri di Occorsio dedicati ai momenti processionali ricordano molto, proprio per la loro particolarità di tratto abbozzato e per il soggetto, quei disegni dell’autore tedesco. In altri lavori Occorsio propone immagini di chiese, in una è evidente la raffigurazione di quella del santuario di Nostra Signora della Misericordia, e di confratelli, in maggiore dettaglio veristico, anche se non manca mai un velo di suggestione astratta!

Una menzione a parte merita il Centro dell’arredamento per la raccolta propria, assolutamente di rilievo, di quadri e di ceramiche; sarebbe una buona idea, da parte dei titolari, dedicare una mostra apposita a tali opere.

Giorgio Siri

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