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‘Il cacciator del bosco’ spettacolo dialettale di L. Morena

cacciator del boscoSi avvia alla conclusione la quindicesima Rassegna teatrale del Don Bosco di Savona e della compagnia ‘La Torretta’, ma ci sono ancora due eventi in programma tutti da gustare. Sabato alle ore 21, la compagnia di casa calcherà le scene con una pièce brillante tratta dal suo repertorio: ‘Il cacciator del bosco’, dialettale di Lorenzo Morena. Tutti i protagonisti, ricchi borghesi della Bella Epoque savonese, si ritroveranno nella garçonnière della contessa De Lucis, una nobile decaduta che ora di mestiere fa la portiera: ci sarà quel marito infedele, che per coprire ogni sua scappatella si ripara dietro l’hobby della caccia; ci sarà la consorte, che avendo scoperto tutto è animata da propositi di vendetta; ma ci sarà pure quell’amante tanto respinto, che ora spera di veder crollare quella figura così a lungo bramata. Rocambolesche sorprese e tanta confusione, ma lieto fine assicurato. Sul palco ci saranno: Morena (anche regista), Aldo Curti, Rosalba Bruzzone, Paola Rebagliati, Marco Ventura, Bruno Freccero, Gianna Marrone e Giulio Tassara; luci e musiche di Andrea Ghersi, scene di Franco Ghersi, Mimmo Basuino ed Eugenio Calleri. Ingressi a 8 euro (ridotti: 5). Come di consueto, la replica ci sarà domenica 12 aprile, alle ore 16. Infine, l’ultimo appuntamento della Rassegna, sabato 18 e domenica 19 aprile: ‘O figgio do baron’, un testo dialettale di Antonella Risso e Gian Solimano. Gli interpreti saranno gli attori della compagnia ‘Teatralnervi’, in una commedia ambientata ai giorni nostri. Siamo in casa dei baroni Del Duca, che trascorrono le loro giornate senza la consolazione di un figlio. Però un figlio ci sarebbe, illegittimo, frutto di una breve storia d’amore con un’artista. Viene ingaggiata un’improbabile investigatrice, che a qualche risultato giunge. Peccato che tante coincidenze facciano pensare che il futuro erede sia, nientemeno, il cuoco di casa, bugiardone e furbastro! Nella foto, Ventura (in primo piano) e Guido Chiappelli (sullo sfondo) in un momento de ‘L’alibi perfetto’, un titolo molto amato dagli estimatori della Compagnia.

LAURA SERGI

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