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ATTUALITÀECONOMIA

IL CEMENTIFICIO FANTASMA DI BRAGNO….RINASCERA’ COME CENTRO LOGISTICO

Anche da noi, non solo al Meridione, sono state realizzate “cattedrali nel deserto” mai utilizzate. Una fabbrica costruita più di dieci anni fa, mai entrata in funzione, il cui costo ammontò a 25 milioni di euro. E’ il cementificio Cementilce di località Curagnata a Cairo Montenotte, poi passato a Buzzi Unicem, che tre anni fa ha cominciato a smontarlo pezzo su pezzo. Un’attività produttiva che avrebbe potuto creare 40 posti di lavoro, edificata mentre infuriava una vera è propria “guerra del cemento”, tra i maggiori attori internazionali del settore, poi esaurita dalla crisi, con l’edilizia in ginocchio.

Ora, a quanto pare, l’ex fabbrica diventerà sede del centro logistico della ditta Bistolfi Autotrasporti, che intende realizzare un capannone di 7.400 metri quadrati organizzato su aree funzionali quali reparto segheria – imballaggi, reparto scaffalature per deposito merci, reparto deposito a terra per forniture e prodotti finiti, aree di carico e manovra interna. La società Bistoldi Srl manterrà alcune delle strutture realizzate dai precedenti proprietari, quali la portineria, la palazzina uffici, la centrale termica, i servizi per gli addetti, l’officina laboratorio, sala pompe e vasca di prima pioggia. Con il Comune di Cairo Montenotte è già pronta la convenzione che prevede una serie di opere di urbanizzazione come parcheggio, verde pubblico e spazi per attività collettive. Alla costruzione del cementificio aveva fatto seguito l’apertura di una nuova viabilità al servizio di tutti gli insediamenti della zona.

Proprio la disponibilità di efficaci collegamenti sia con la viabilità intercomunale sia con l’autostrada Torino – Savona, raggiungibile utilizzando la bretella di Monte Cavaglione, assicurano una soluzione logistica strategica per le esigenze della ditta Bistolfi. Anche per l’azienda di autotrasporto sembra trattarsi di un lieto fine, dopo varie vicissitudini. Nel luglio del 2010, infatti, la società aveva presentato l’istanza per costruire un capannone artigianale sulle aree della propria sede nella zona di via Stalingrado. In sede di conferenza dei servizi erano emerse riserve di carattere paesistico da parte della Regione Liguria, con l’invito alla società di cercare soluzioni alternative maggiormente compatibili. L’anno seguente, dopo una serie di trattative con il Comune di Cairo Montenotte, era stato presentato un progetto alternativo, con il coinvolgimento del terreno su cui era stato realizzato il campo sportivo di Bragno. La soluzione prevedeva sostanzialmente uno scambio di aree. Con una permuta parziale, al posto del campo sportivo sarebbe stato costruito il capannone della ditta Bistolfi e quest’ultima, a proprie spese, avrebbe realizzato il nuovo campo di calcio sui propri terreni. Ma anche questa ipotesi era tramontata, a conclusione di un iter tormentato. Il cementifico mai partito potrà invece risolvere la questione ed andare bene a tutti!

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