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ATTUALITÀ

Il garibaldino Francesco Demaestri ricordato a Spotorno

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Il garibaldino, capitano Francesco Demaestri (1826 -1867), é stato
ricordato a Spotorno, sua città natale, il giorno 8 aprile, per il
centocinquantesimo anniversario della morte.

L’evento è stato voluto e curato, con il patrocinio del Comune di
Spotorno, dal Circolo Culturale Pontorno, costituito a Spotorno nel
2012 per iniziativa di alcuni appassionati cultori della storia spotornese.

Francesco Demaestri, uno spotornese che ha onorato il nome del suo paese
in Italia ed in America, partì giovanissimo, con il fratello minore
Luigi, per l’Uruguay, dove combattè, durante la guerra civile che
sconvolse il paese dal 1840 al 1852, nella “Legione Italiana” del
generale Giuseppe Garibaldi. Nel 1846 partecipò alla sanguinosa
battaglia di San Antonio, presso la città di Salto, durante la quale il
fratello Luigi, diciottenne, morì. Francesco Demaestri, sempre al fianco
di Giuseppe Garibaldi, tornò in Italia nel 1848 per partecipare alla
Prima Guerra di Indipendenza e, nella battaglia di Morazzone, restò
gravemente ferito al braccio destro, che dovette essergli amputato. Nel
1849, pur menomato di un braccio, Francesco Demaestri partecipò alla
difesa della Repubblica Romana. Tornato nella sua Spotorno, ottene un
impiego presso le scuole degli Scolopi di Savona.

Tra gli studenti, con i quali aveva contatti quotidiani, incontrò anche
il giovane Anton Giulio Barrili che, quale editorialista del giornale
CAFFARO, il 4 giugno 1882 scrisse l’articolo di fondo sulla morte di
Garibaldi, avvenuta due giorni prima a Caprera, ricordando proprio le
parole del Demaestri: “Ci affollavamo tutti in quella sua stanzuccia al
piano terreno, prima che incominciasse la scuola. Ammiravamo tutti
quell’avanzo di venti battaglie e il suo Generale (Garibaldi) di cui
egli ci narrava commosso le gesta…” Francesco Demaestri non restò a
lungo a Spotorno; tornò in America, non si sa con certezza quando né per
quale motivo; sicuramente si trovava in America nel 1859 quando, con
lettera autografa di Giuseppe Garibaldi, scritta a Fino (Como) il 25
dicembre 1859, fu invitato a tornare in Italia.

In quel periodo era in preparazione la spedizione dei “Mille”. Demaestri
partecipò alla spedizione pur se non è dato sapere in quale porto si
fosse imbarcato: il suo nome è elencato fra coloro che sbarcarono a
Marsala l’11 maggio 1860 e successivamente lo stesso Garibaldi attestò
la sua presenza alla battaglia del Volturno. Quando si costituì il Regno
d’Italia, sotto Re Vittorio Emanuele II, i volontari garibaldini furono
inquadrati nell’Esercito regolare Italiano e Demaestri fu inquadrato nel
19° Reggimento di Fanteria – Compagnia Veterani di Asti. Tuttavia la
sorte non gli fu benigna dopo tanti sacrifici: all’età di 41 anni, morì
il 24 marzo 1867, all’Ospedale di Savona. Nel corso degli anni gli
spotornesi lo hanno commemorato varie volte: nel 1883 con l’apposizione
di una targa marmorea sulla facciata del Comune, nel 1909 con l’effige
in bronzo posta a completamento della targa marmorea, e ancora nel 135°
anniversario della nascita (1961), nel 115° anniversario della morte
(1982).

Nel contesto delle celebrazioni dell’8 aprile, presso la Sala Palace, il
Prof. Giorgio Amico ha tenuto una conferenza cui è seguita la
presentazione del libro: “Uno Spotornese Eroe dei Due Mondi Francesco
Demaestri”.

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