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Il made in Italy va forte in Ungheria

Il “Made in Italy” ha conquistato, nel corso della settimana appena trascorsa, l’Ungheria. Ai mondiali di nuoto di Budapest lo squadrone azzurro saluta la terra magiara con 16 medaglie all’attivo, piazzandosi al sesto posto nel medagliere, con quattro ori, tre argenti e nove bronzi. Partiamo dalla straordinaria prestazione di Federica Pellegrini, mito dei 200 stile libero, la quale è riuscita a imporsi grazie a una straordinaria vasca finale sulla campionessa olimpionica Katie Ledecky. Con questo successo Federica stabilisce un nuovo record: è la prima in assoluto ad andare a medaglia in sette mondiali di nuoto consecutivi, impresa mai riuscita, neanche a un mostro sacro come Michael Phelps. Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri hanno arricchito il forziere italiano con altre due perle. Gabriele ha dominato la gara degli 800 stile libero, stabilendo il nuovo record europeo, mentre Gregorio, ha primeggiato ancora una volta nei 1500 sl, specialità nella quale è laeder indiscusso. Anche i motori hanno saputo regalarci grandi emozioni. Sull’onda dei campioni italiani del nuoto, la Ferrari ha sguazzato in tutta tranquillità tra le insidiose curve del circuito dell’ “Hungaroring”, riuscendo a realizzare una splendida doppietta. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sono arrivati rispettivamente primo e secondo, così come erano partiti. I due sono riusciti a precedere le velocissime Mercedes di Bottas e Hamilton grazie a un arguto gioco di squadra. Kimi ha difeso Seb, il suo caposquadra in lotta per il mondiale, il quale ha dovuto rallentare nella seconda parte di gara per un problema allo sterzo. Raikkonen ha rinunciato a una probabile vittoria in nome di un bene più grande: il ritorno alla vittoria iridata del cavallino rampante, che manca da ormai dieci anni. Federica ha saputo rialzarsi dopo un deludente quarto posto, ottenuto alle olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Ha messo in vasca grinta, cuore e carattere, tutti principi cardine dell’italianità. Siamo sicuri che la Ferrari farà altrettanto per riportare a Maranello il titolo piloti, il quale manca ormai dal lontano 2007.

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