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Il Movimento Cinque Stella sollecita i tavoli Ericsson e Ilva

Il MoVimento 5 Stelle regionale, a voce di Marco De Ferrari, comunica che il giorno 12 ottobre scorso “due novità importanti sono emerse nella commissione richiesta dal MoVimento 5 Stelle Liguria. La prima riguarda Ericsson: il 13 novembre, infatti, è stato fissato un nuovo tavolo regionale dove l’assessore Rixi ha garantito una quantificazione dei ricollocamenti dei lavoratori liguri. Il condizionale è d’obbligo, alla luce dei continui ritardi della Giunta, che, per bocca dell’assessore Berrino, aveva già promesso di ricercare entro settembre soluzioni concrete per i ricollocamenti. A metà ottobre tutto è ancora fermo. Ora la Giunta ha un mese di tempo per individuare le soluzioni migliori e fare pressione per ottenerle. Serve un’accelerata decisa che, ad oggi, purtroppo non si vede.
Ricordiamo comunque la dichiarazione dell’Assessore Berrino nell’incontro del 18 settembre scorso coi rapppresentanti delle organizzazioni sindacali: “in questi giorni il governo ha finalmente sbloccato i 13 milioni di euro di residui della cassa integrazione per la Liguria. Pertanto, potremo predisporre i bandi dedicati alla formazione e all’autoimprenditoria che riguardano le aree di crisi non complessa, quindi anche la zona degli Erzelli dove ha sede Ericsson“. Nel corso dell’incontro l’assessore Berrino aveva espresso il proprio disappunto per il comportamento dalla Ericsson, in particolare sulla mancanza di dialogo con le istituzioni e sulle modalità di licenziamento dei lavoratori.

Lo stesso assessore Berrino, sempre il 12 ottobre, comunica ancora il M5Stelle, ha relazionato sulla crisi Ilva affermando che Toti ha inviato una lettera al ministro Calenda per chiedere un tavolo nazionale dedicato alla situazione genovese. Genova vive una situazione diversa e peculiare rispetto alle altre realtà italiane di Taranto e Novi Ligure e, come tale, va affrontata separatamente insieme al Mise – Ministero per lo sviluppo economico – e a tutti i firmatari dell’accordo di programma 2005, nessuno escluso. Bisogna ripartire da quel patto, che deve essere considerato alla stregua di una legge regionale e non può per nessuna ragione essere derogato.

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