Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Il problema dello “svuota-carceri”

carceriLa situazione di estremo degrado in cui l’Italia sta versando è ormai sotto gli occhi di tutti e non è più controllabile. Aumenta ovunque la delinquenza e non solo quella minorile, una delinquenza che coinvolge imprenditori corrotti, funzionari e dirigenti pubblici e privati, amministratori comunali e coloro che dovrebbero provvedere con serenità e correttezza alla “Res pubblica”. C’è talmente marcio e marciume in Italia che le etichette delle più diverse “associazioni a delinquere” hanno veramente di cosa nutrirsi. A soffrire però sono gli italiani, almeno quella gran parte di onesti cittadini che fanno dignitosamente il loro lavoro, pagando alla “fonte” le tasse e le gabelle strozzine imposte da uno Stato sempre più corrotto , dal momento che nutrirsi vuol dire in parole povere comperarsi da mangiare: sempre più persone e famiglie non hanno letteralmente quattrini da poter comperare il cibo. Occorre che la giustizia metta la testa a posto e prenda quei provvedimenti che -seppur ancor a troppo dolci- le leggi attuali prevedono nei confronti di coloro che si macchiano di colpe gravi verso il bene comune. Troppi e troppo lunghi sono i processi che vedono alla sbarra persone che hanno rubato e che hanno fatto estorsioni , che per negligenza o loro personale convenienza, hanno sperperato denaro pubblico: processi che spesso vengono a terminare con assoluzioni che gridano giustamente allo scandalo e che non rendono la benché minima giustizia. I problemi sono due e ben diversi tra loro. Il primo riguarda le attuali leggi che, agli occhi di tutti, appaiono troppo lievi nei confronti di chi viene condannato anche in via definitiva. Il secondo concerne quell’inasprimento delle pene che, ormai, viene richiesto da tutti e che potrebbe rappresentare un migliore deterrente verso coloro che fanno della delinquenza il loro pane quotidiano. Nei decenni passati sono stati molte le forze politiche che andando al governo, avevano promesso e garantito di rivedere un po’ tutta la legislazione avendo come obiettivo un giusto e sacrosanto inasprimento delle pene. Tutto ciò non è stato fatto se non con piccole ed insignificanti modifiche che non hanno, nemmeno minimamente, risolto il problema. Le solite promesse non mantenute alla faccia di una delinquenza sempre più dilagante e arrogante. A “migliorare” la situazione arrivano poi gli indulti e i decreti “svuota-carceri” dal momento che le case di pena stesse sono strapiene ed appare “cosa buona e giusta” far uscire fior di delinquenti liberi di commettere altri misfatti, per far spazio ad altri che arrivano. Lo Stato pensa in questo barbaro modo di risparmiare non facendo più assunzioni da molti anni del corpo della polizia penitenziaria che andrebbe, invece, rafforzato e modernizzato. Con il “tutti a casa” il governo pensa di tamponare una situazione che è allucinante e che peggiora il tasso di sicurezza dei cittadini italiani: roba da non credere! La scusa banale e volutamente scelta, è quella che le carceri italiane sono vecchie e decrepite e che non possono più ospitare quella massa di “brave persone” che in esse vengono, ogni giorno rinchiuse, guai a Dio a pensare di costruire nuovi penitenziari o assumere nuove forze dell’ordine. E’ molto meglio mangiarsi soldi ad ordinare aerei come gli F/35 che costano ognuno decine di miliardi di euro e continuare a pagare “pensioni d’oro” e super liquidazioni milionarie ai managers statali. Molto meglio continuare a dare stipendi esagerati a politici che, seppur condannati dalla giustizia in via definitiva, continuano a percepirli alla faccia dei poveri cristi. Il giusto e sacrosanto concetto è quello che “chi sbaglia deve pagare fino in fondo, senza sconti e agevolazioni”. Assassini che, difesi da avvocati senza scrupoli, perfettamente sani di mente, vengono dichiarati da presunte perizie instabili mentalmente ed incapaci di intendere e di volere , raccogliendo sconti e sconti sulla pena che dovrebbero scontare, fino alla sentenza che li condanna solo a pochi anni di detenzione. Guai al mondo poi a difendersi dai rapinatori o banditi, chi osa solo toccarli per legittima difesa, passa un mare di guai e rischia lui stesso di finire condannato con l’accusa di essersi fatto giustizia da sé. Le stesse forze dell’ordine farebbero meglio a girare con le pistole giocattolo. Anche per loro è un problema se sparano un colpo, diventano loro stessi gli assassini del “Far West”, dove la giustizia non era la stella dello sceriffo, ma il proprio cinturone e la propria “cult”!

CARLO COLLA

Rispondi