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CULTURA

Il testimone nelle mani dei presenti alla Conferenza stampa dell’Opera Giocosa

conferenza stampaÈ stata presentata, al foyer del teatro Chiabrera, la Stagione lirica 2014. Presenti: il presidente del Teatro di Tradizione dell’Opera Giocosa, Tito Gallacci, il direttore artistico Giovanni Di Stefano e l’assessore alla cultura del Comune di Savona, Elisa Di Padova.

Il calendario estivo, plasmato in un periodo eccezionalmente lungo, si svolgerà al Priamàr, come ormai è consuetudine, in quella che è la nostra ‘Arena’, ed inizierà il 20 giugno con ‘Tosca’, di Giacomo Puccini, ore 21.15 (replica il 21). Il 17 luglio, stessa ora, ci sarà ‘La Cenerentola’ di Gioachino Rossini (replica il 19, mentre il 15 luglio si rinnova l’appuntamento con ‘Due generazioni insieme a Teatro’ che si caratterizza per i prezzi scontatissimi).

Quindi ecco i tre concerti: il 22 luglio ‘Cinderella’s Boys – Concerto lirico sinfonico’, con musiche di Donizetti e Rossini; il 25 luglio ‘Le più belle canzoni del Festival di Sanremo’, con musiche di autori vari e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo; l’8 agosto ‘La canzone napoletana’, concerto sempre con musiche di autori vari e la Sinfonica di Sanremo. Tutti i concerti inizieranno alle 21.30.

Per il calendario invernale: ritorno al teatro Chiabrera il 10 ottobre per ‘Suor Angelica’, di Puccini, alle 18.30 (alle 11 spettacolo per le scuole). Quindi si prosegue con ‘Il segreto di Susanna’ di Ermanno Wolf-Ferrari il 17 ottobre, alle 21 (alle 11 sempre lo spettacolo per le scuole). Infine chiusura di stagione il 9 novembre con ‘Falstaff’ di Giuseppe Verdi, alle 15.15.

Una stagione che, nonostante i tagli, è stata organizzata puntando i piedi sulla qualità, a discapito della quantità: così ha iniziato il suo discorso il presidente della Giocosa, Gallacci, cercando di valorizzare il ‘servizio’ che l’Ente svolge per la Città di Savona. La nota amara che colpisce è il mancata collaborazione della Carige per gli appuntamenti del 2014, mentre Gallacci si sofferma sul fatto che attendono ‘il finanziamento 2013 promesso ma non ancora arrivato’.

Le note buone ci sono anche quest’anno: il contributo dell’Amministrazione Comunale (io mi lamento sempre – dice il presidente – ma a conti fatti la loro quota è consistente anche considerando il momento attuale), il sostanzioso contributo della Fondazione De Mari che ha consentito all’opera Giocosa di diventare Teatro di Tradizione, il contributo della Regione Liguria (che dovrebbe però aumentare del 50%, visto che negli ultimi anni c’è stato il dimezzamento), infine il contributo essenziale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali.

Il rammarico sul volto di Gallacci è palese quando ricorda quegli ‘eventi di particolare interesse e fattezza’ che non sono stati premiati dall’afflusso del pubblico. Dal 1986, anno nel quale ha assunto la presidenza del Teatro, ci sono stati una serie di avvenimenti per i quali aveva previsto il ‘tutto esaurito’ ed invece la cosa non si è verificata. Uno su tutti, il concerto con Anna Caterina Antonacci lo scorso autunno con solo 300 persone in sala! ‘Una delle prime cinque cantanti al mondo!’, puntualizza Gallacci. E fa notare che l’Opera Giocosa applica i prezzi più bassi di tutti gli altri Teatri di Tradizione.

L’Assessore alla cultura Di Padova, a sua volta, si è dichiarata d’accordo per l’investimento sulla qualità del calendario (e non sulla quantità) e ha fatto i complimenti per l’incisività del messaggio che ogni anno la cartellonista della Giocosa mette in circolo. Quest’anno, appunto: ‘La burla e l’inganno’.

Il Maestro Di Stefano è stato succinto nella presentazione della Stagione (soffermandosi molto sulla figura di Rossini, unico musicista fortunato che ha potuto vivere di rendita per ben 39 anni grazie ai suoi lavori!). Ha valorizzato brevemente i cast dei diversi appuntamenti ed ha terminato anche lui allo stesso modo del presidente, con un accorato appello ad ‘amare il Teatro’.

Nella pratica il messaggio dell’Opera Giocosa è questo: quest’autunno e quest’inverno, per i tagli, ci sono stati momenti nei quali siamo stati tentati di allargare le braccia. Prendete voi (è Gallacci che si rivolge al pubblico) il testimone in mano e dateci una mano a dire che il ‘Teatro è vivo’!

Laura Sergi

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