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ATTUALITÀ

Investitura di nuovi confratelli per la festa di Sant’Agostino e Monica

Domenica 16 settembre 2018, nella chiesetta di Santa Lucia, sede e luogo di culto della Confraternita dei Santi Agostino e Monica, si è svolta la tradizionale festa patronale. La santa messa preceduta a partire dalle 9.00 dal canto delle lodi mattutine è stata celebrata  dal Vescovo Monsignor Gero Marino assistito dal cappellano Don Silvio Del Buono. Durante la funzione liturgica è avvenuta la rituale benedizione delle cappe e conseguente vestizione di 4 nuovi Confratelli chiamati  per nome, uno ad uno, ad assumersi tale responsabilità ed impegno cristiano, dal Priore vigente Ugo De Crescenzo coadiuvato dall’officiale Roberto Pizzorno, i quali sono stati ben lieti di essere accolti nella loro nuova famiglia. Si è trattato di Luca Aliprandi, Giovanni Maimeri, Floriano Premoselli e Felicino Vaniglia, rispettivamente accompagnati da Camillo Bozzano, Lina Di Litta, Carlo Colla e Renato de Feo (vicePriore in carica). Grande è stata l’affluenza dei fedeli, rafforzata dalla  presenza rappresentativa di diverse Confraternite Savonesi. Al termine è stato offerto un simpatico rinfresco di beneaugurio a tutti i presenti. Preme ricordare che chi desidera entrare a far parte di una confraternita è obbligato da statuto a fare un anno di noviziato, nel quale dovrà partecipare alla vita collettiva e seguire un periodo di preparazione guidata (nel caso specifico a tale funzione di istruzione e formazione dei novizi si è dedicata con tanta cura Maria Carla Tabò moglie dell’indimenticato Alessandro Coretti ex Priore). Se durante l’anno il comportamento sarà giudicato esemplare, il consiglio voterà per farlo entrare. Durante il rito con cui si diviene novizi  viene consegnato lo statuto della confraternita, e i candidati devono prestare giuramento solenne. davanti a Dio ed a tutti i confratelli, vengono benedetti e gli viene consegnata la cappa consacrata che potranno indossare durante le processioni. Indossare un abito come segno esteriore, significa dare un segno pubblico di appartenenza visibile. Fare servizio con un abito di appartenenza, con un segno di distinzione, per esercitare la carità verso la gente è una espressione della Chiesa. Rammentiamo infine che per confraternita si intende, ai sensi dei canoni 298 e seguenti del vigente Codice di diritto canonico, un’associazione pubblica di fedeli della Chiesa cattolica che ha come scopo peculiare e caratterizzante l’incremento del culto pubblico, l’esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura.

 

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