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ATTUALITÀ

Italiana Coke di Cairo in attesa del prestito del Governo

Italiana Coke di Cairo Montenotte ha da poco approvato i conti semestrali e, insieme con la relazione di gestione, li ha consegnati al Tribunale, come previsto dal concordato di continuità.L’andamento economico di Italiana Coke al 31 dicembre 2017 evidenzia un margine operativo lordo (EBITDA) positivo per circa un milione di euro, in sostanziale miglioramento rispetto allo stesso dato del semestre precedente, che esponeva un valore intorno ai 100 mila euro. Il conto economico continua a essere aggravato dal rilevante costo degli ammortamenti delle opere di ambientalizzazione realizzate e non ancora pareggiate dal prestito agevolato del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e anche da una marginalità che, pur superiore al 30%, non è ancora sufficiente a garantire un utile di un certo rilievo a causa della concorrenza delle imprese europee produttrici di coke in Polonia.

Paolo Cervetti, AD delle società del Gruppo Italiana Coke esprime una certa soddisfazione e così si esprime: “Stiamo andando nella direzione giusta, anche se non con la velocità che tutti desidereremmo. Dobbiamo arrivare entro tempi brevi a produrre ancora più cassa poiché dobbiamo – dopo i creditori privilegiati – pagare i debiti chirografari pregressi: siamo confidenti che con costanza e progressivi miglioramenti in ogni voce arriveremo al risultato. Il mercato mostra finalmente segnali di consolidamento della tenue ripresa osservata mesi orsono, e il cambio euro/dollaro è finalmente più favorevole. Contiamo nella collaborazione di tutte le parti coinvolte per assicurare finalmente l’erogazione della finanza MISE prevista a piano e potere così accelerare il processo di risanamento.”

Le società controllate Funivie e TAFS possono dirsi in equilibrio, nonostante volumi non propriamente redditizi di merce trasportata, dovuti alla crisi del settore. Italiana Coke ha onorato tutti gli impegni correnti con fornitori e dipendenti, e il rischio di cambio dollaro/euro è stato messo sotto controllo attraverso opportune operazioni. Grazie alla responsabilità dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali è stato pure possibile erogare i premi di produttività pregressi.

Da luglio a dicembre 2017 Italiana Coke ha operato con 82 sfornamenti medi al giorno ed è attualmente giunta, con 88 sfornamenti, al livello di produttività che era stato contemplato dal piano industriale presentato in sede concordataria. I dati commerciali attestano un incremento delle vendite all’estero (soprattutto extra UE) che rappresentano oggi il 74 % del fatturato totale. In aumento, inoltre, il fatturato dei sottoprodotti, rispetto al precedente esercizio. I costi rimangono al di sopra delle previsioni, ma proseguono nel contempo le misure di contenimento.

La definizione conclusiva di un contenzioso con una controparte francese dovrebbe apportare un beneficio finanziario di 2 milioni circa in sopravvenienza rispetto alle previsioni del piano.

Nel secondo semestre del 2017 è proseguita la redazione della pratica per la richiesta del prestito agevolato MISE, da tempo dovuto a Italiana Coke per investimenti ambientali già effettuati e debitamente rendicontati. La conclusione dell’iter per la concessione del prestito (16,5 milioni) e dell’ammontare a fondo perduto ad esso collegato (1,6 milioni) ha subito rallentamenti e pertanto ha pesato per altri costi e per un nuovo invio della documentazione occorrente. Massima attenzione è intanto dedicata ad assicurare l’equilibrio di gestione e la continuità dei flussi di cassa necessari per proseguire l’attività.

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