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ATTUALITÀ

La pedofilia

pedofiliaGià in Grecia pur essendo una società aperta la pedofilia era ammessa entro certi limiti. Oltre certi limiti era considerata, oltre che un delitto, anche un’offesa agli dei. Per esempio, Teseo era noto per stuprare fanciulle: si diceva che rapì anche Elena di 12 anni (poi famosa nell’Iliade. Per un adolescente chiuso nella sua stanza davanti al PC è facile fare incontri sbagliati chattando con estranei. I ragazzini cominciano per scherzo si fotografano, filmano gli amici e poi pubblicano prima per gioco, a volte per dispetto, poi per soldi o ricariche del cellulare. Spesso diventano preda di speculazioni che non riescono più a controllare. Esiste un manuale del pedofilo, per entrare in rete senza lasciar tracce, serve adeguarsi al linguaggio. Una “matricola” deve essere presentata da un “anziano”, i bimbi si chiamano “angioletti” e così via. Ognuno ha una specializzazione, conquistata la fiducia, comincia lo scambio di materiale. Di solito i pedofili sono personaggi che fanno merce dell’infanzia, possono adescare al parco o creare club on line dove è difficile entrare, in cui serve una parola d’ordine. Spesso si fingono addirittura bimbi. Spesso pedofilia e terrorismo usano gli stessi percorsi e gli stessi mezzi nella comunicazione. In un secondo tempo possono essere combinati anche incontri personali tra pedofili, vero preludio a merce in carne e ossa (spesso il mercimonio avviene con bimbi Rom). Per contrastare occorre controllare, entrare in campo. Il problema è molto grave, è un po’ come ricercare un’auto senza targa, al punto che spesso deve intervenire la polizia postale.

Pino Rosso

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