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ATTUALITÀ

La situazione disastrosa della nostra sanità

Che l’Italia sia anche il paese degli scandali, ormai, è cosa nota e, quasi abbiamo fatto l’abitudine a tutta una serie di disservizi che noi cittadini siamo costretti a subire giorno dopo giorno. Ci sono cose però che fanno venire rabbia e non possono e non devono essere accettate e sono sotto gli occhi di tutti e noi tutti siamo o saremo vittime designate! Mi riferisco allo scandalo dei pronto soccorso che coinvolge buona parte degli ospedali italiani (sono davvero poche le isole felici ove tutto funziona come dovrebbe funzionare). I codici verdi e codici gialli sono, quasi sempre, costretti ad attendere molte ore prima che qualche dottore abbia il tempo di visitarli. I codici rossi, pur avendo evidente precedenza, restano anch’essi delle ore nelle astanterie o nei corridoi, barellati, in attesa di avere un posto letto nei vari reparti che, spesso, viene trovato anche dopo alcuni giorni. Persone anziane lasciate a loro stesse senza che i familiari possano stare loro vicini. Intendo precisare prima di tutto che non voglio addossare a medici ed infermieri alcuna responsabilità: la colpa di tutta questa situazione non è certamente la loro. Fanno quello che possono con le due mani che hanno a disposizione, per cui è inopportuno davvero chiedere al personale medico e paramedico più di quello che possono fare. Se la colpa di tutto ciò non è imputabile a loro, a chi, allora, va addossata la responsabilità: ai malati forse o a coloro che si recano al pronto soccorso non certo per perdere tempo ma perché ne hanno bisogno? Si arriva ben presto alla conclusione che la colpa e la responsabilità di questo inaccettabile disservizio è da addossare a chi ci governa ed in secondo luogo alle a.s.l. che, pur essendo a conoscenza dei problemi, poco fanno per la loro soluzione con la solita scusa della mancanza di fondi e di risorse tali da migliorare e potenziare i servizi. Sarà pur vero tutto ciò ma è troppo comodo lo stesso trincerarsi e stare a guardare la disastrosa situazione dei pronto soccorso pretendendo da medici ed infermieri di risolvere tutte le esigenze. Al cittadino interessa solo ed esclusivamente essere curato e guardato il più presto possibile, senza dover attendere giornate intere. A chi di noi è capitato di recarsi al pronto soccorso e di aver fatto attese interminabili di molte ore peggiorando anche una situazione psicologica che attanaglia sia i parenti sia il malato? Si rischia, peraltro, di scontrarsi con medici e di infermieri che, stanchi ed esausti del loro continuo lavoro, sanno anche male rapportarsi con i pazienti che alla fin fine, restano le uniche e sole vittime. E questa, secondo voi, è civiltà? È quello che abbiamo voluto? È l’Italia per la quale abbiamo lavorato un’intera vita pagando regolarmente le tasse con ingenti trattenute sui nostri stipendi e sulle nostre pensioni. È un’Italia che, nella sanità, dimostra tutta la sua inciviltà, con situazioni orami assolutamente intollerabili. La televisione ed i media, nei loro servizi, mostrano immagini incredibili quasi da fantascienza, con lettighe ammassate l’una accanto all’altra, malati senza lenzuoli o coperte, medici ed infermieri che non sanno tenere testa a tutte le situazioni e sistemare i pazienti che giungono al pronto soccorso continuamente. Manca addirittura lo spazio dove sistemare questi malati: il posto letto diventa un miraggio e si concretizza solo appannaggio di pochi fortunati. Magari negli ospedali ci sono sale e saloni vuoti, che potrebbero essere adibiti ad ulteriori pronto soccorso con personale medico ed infermieristico assunto per far fronte ad ogni tipo di emergenza. Le immagini televisive di alcuni ospedali romani pieni fino all’inverosimile per la recente influenza, sono immagini agghiaccianti che squalificano la nostra sanità e condannano l’Italia che si vanta di essere civile e di avere, così dicono, una delle migliori sanità al mondo. Mi viene da sorridere ed al tempo stesso provo rabbia. Il servizio del pronto soccorso deve essere decisamente migliorato ed esercitare i suoi compiti e le sue funzioni in modo più rapido per dare un’assistenza immediata a chi ne ha bisogno. Ci sono migliaia di bravi medici ed infermieri senza lavoro: vediamo di farli lavorare ed esercitare la loro professione dopo aver tanto studiato. I soldi e le risorse per l’assistenza sanitaria vanno trovati a tutti i costi! Bisognerebbe toglierli alle pensioni d’oro o ai super stipendi di tanti politi e governanti che, nella loro vita, hanno fatto solo inutili chiacchere. Sull’assistenza sanitaria non c’è nulla da scherzare e non sono ammesse deroghe di alcun genere. Bisognerebbe portare i signori politici e governanti vari e nei vari pronto soccorso italiani per far vedere loro di persona cosa succede, lasciare loro o i loro parenti delle giornate intere in attesa di una radiografia o di un’ecografia. Un’ultima considerazione voglio fare in merito alle strutture private che, grazie al cielo, rappresentano sul territorio una presenza molto importante e che consentono, in tempi brevissimi, di avere dei referti immediati. Probabilmente si pagherà qualche euro in più dei tickets sanitari dell’a.s,l. ma, perlomeno, il servizio offerto è immediato e, comunque, dato sempre con competenza. I tickets sanitari imposti dallo stato costituiscono un’altra chiara rapina legalizzata ai cittadini: pagando già trattenute da incubo sugli stipendi e sulle nostre pensioni, i tickets non dovrebbero nemmeno esistere. Continuiamo a pagare tasse assurde che ci svuotano le tasche da un governo ove il ladrocinio sembra essere l’unica causa perseguita. I partiti politici? Stanno a guardare e non ho mai visto da parte loro una proposta relativa all’oblazione e cancellazione dei tickets sanitari, ricordiamoci di tutto questo, quando il 4 marzo, andremo a votare.

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