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Laigueglia: “tassa sulla spiaggia” invece che imposta di soggiorno?

laigueglia

Verso la fine di questa estate, che ha visto le orde dei “turisti low cost” approssimarsi sempre più minacciose alle spiagge ed i Comuni, con gli stabilimenti balneari, cercare di correre ai ripari senza escludere metodi pesanti, l’Amministrazione comunale di Laigueglia lancia un’idea alternativa rispetto all’introduzione, non obbligatoria, della tassamdi soggiorno e propone di discuterne, ad un tavolo allargato, con tutte le associazioni di categoria, dal commercio, al turismo, ai bagni marini.Pur se la situazione, nel 2018, potrebbe cambiare, l’imposta di soggiorno si inserirebbe in un patto condiviso su scala regionale, o per aree omogenee, e l’incasso ottenuto dai singoli Comuni sarebbe reinvestito al 60 per cento per la promozione, la comunicazione e il marketing turistico, e al 40 per cento per il decoro urbano e gli eventi. Dovrebbero versarla i clienti delle attività turistico ricettive, in particolare i fruitori dei servizai alberghieri. L’Amministrazione comunale di Laigueglia propone, invece, di “dirottare” il contributo turistico per interventi indirizzati alla primaria risorsa locale per determinante interesse turistico, ovvero il mare e gli arenili.

“Laigueglia infatti – viene ricordato dal Comune – ha una forte vocazione marinara ed ha già investito risorse economiche in questo senso. Basti pensare alle ultime, come il campo boe, la scuola di pesca, le attività dedicate allo snorkeling, che hanno fatto confermare la cittadina uno dei Borghi più belli d’Italia”.

Da lì’, dall’importanza che riveste la frequentazione della spiaggia, nell’ottica dell’economia laiguegliese, viene tratta l’idea di proporre un altro tipo di imposizione ovvero l’applicazione di una “microtassa turistica sull’ombrellone o sull’accesso in spiaggia”, da cui sarebbero comunque esclusi i cittadini residenti a Laigueglia, il cui gettito verrebbe reinvestito sia nelle attività legate alla frequentazione della spiaggia e del mare, sia in interventi strutturali sugli arenili allo scopo di migliorare la qualità dei litorali cittadini. “Si tratta ovviamente di una proposta che dovrà essere valutata e studiata nel dettaglio in uno dei tavoli tecnici allargati di fine estate insieme alle associazioni economiche che operano sul territorio laiguegliese. Senza dubbio presenta alcuni aspetti migliorativi rispetto alla paventata tassa si soggiorno sugli alberghi in quanto sarebbe equamente divisa su tutta l’utenza turistica, sarebbe inferiore l’importo procapite, non colpirebbe l’utenza invernale del borgo e perché potrebbe avere anche una ripercussione sull’impatto con la Bolkenstein in merito alla tutela in essere delle concessioni”, spiega l’Amministrazione comunale.
E’ un’idea da valutare a da tenere presente, sarebbe “equamente divisa”, come viene spiegato e graverebbe anche sui “turisti low cost”, una volta riusciti a passare le barriere di sicurezza, che vogliono andare al mare e pagare niente; qualcuno però potrebbe malignamente insinuare che, dopo l'”accesso”, il passo successivo potrebbe essere far pagare l’immersione in mare, poi l’occupazione dello spazio e, poi ancora, l’aria che si respira…

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