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ATTUALITÀ

Le adolescenti

Adolescenza deriva dal verbo latino “adolescere “(crescere), è quel tratto dell’età evolutiva caratterizzata da una serie di modificazioni, dalla transizione dallo stato infantile a quello di individuo adulto, della crescita umana, dall’età tra fanciullezza e l’età adulta. I limiti sono diversi tra persone di sesso diverso. Un momento in cui si cresce, si sviluppa la personalità, si cerca più libertà, amicizie, per crearsi uno spazio proprio e spesso fioriscono le bugie. Le società occidentalizzate stanno provocando un ritardo sempre maggiore dello sviluppo psicologico. Spesso ironizziamo su ubriachezza con ostentazione trasgressiva, il comportamento varia, specie quello femminile. Le donne sono cambiate nei comportamenti esteriori, consapevole rivendicazione sul comportamento maschile di ritorno alla forza, agli antichi valori e i genitori ne sono testimoni tutti i giorni. Le adolescenti più dei maschi, fondamentalmente insicuri, hanno una mutazione evolutiva diversa, più profonda, come stanno cambiando le donne, la società. La relazione con i maschi, la seduzione è una possibilità non obbligatoria. Le 30/40enni cercano punti di riferimento, spazio, ma vogliono anche realizzazione nella Scuola, nella Vita, (Figli tardi), sono alla ricerca di un fascino sociale. Il maschio non è più centrale, divertente, è un po’ un avversario, meglio attività di gruppo femminili. Femmine 13enni, sono disinibite, mandano foto anche nude. La natura le ha fatte diverse: corpo, ciclo, procreazione e le mamme in un certo senso approvano, perché vogliono che vivano la loro vita meno obbligata, anche se conoscono poco della lotta per la liberazione della donna, del ’68, anche se ne conoscono poco, prendono il testimone di una rivoluzione incompiuta, non realmente vissuta. Spesso si sentono, sono poco realizzate, nonostante tutto, insoddisfatte, autolesioniste, arrivano anche a ferirsi, tagliarsi con la lametta per vedere che scelgono, decidono loro, per liberarsi da una tensione, un “salasso di ansia”, le cicatrici, poi sono come medaglie, un riconoscimento da ostentare nel branco. Per essere belle, sono molto impegnate, usano tanto tempo: trucco, vestiti, sport, ma per se stesse, apprezzano pareri, complimenti più da amiche che da amici. Per l’alimentazione sono più serene, più libere. Difficile il rapporto con i social, il cyberbullismo, sono una storia tragica di fragilità in un sistema spietato. Il modello è una donna libera, autonoma, bella, brava in tutto come la Ferrans, fa lezione ad Harvard, è il prototipo anche nello Sport (Calcio). Il mondo del calcio, almeno in Italia, spesso irritato, mal accetta le esibizioni delle donne, ritenendolo sport poco adatto, poco femminile, nonostante i buoni risultati ai mondiali.

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