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“L’uomo che amava le donne” con Corrado Tedeschi

Corrado-Tedeschi

Il cinquantennale del Festival di Borgio Verezzi è in forse? Fogli non usuali compaiono nelle bacheche che accompagnano gli spettatori all’ingresso di piazzetta Sant’Agostino. Solitamente, sotto i vetri ci sono le foto degli eventi che già hanno debuttato, gli articoli dei vari giornali sugli appuntamenti in programma, le recensioni. Ora c’è anche un testo fotocopiato più volte, redatto a cura del Comune di Borgio e degli organizzatori della Rassegna, dal titolo: ‘Costruendo il cinquantennale’. Sono le prime righe quelle che inducono alla riflessione: ‘Il teatro non deve morire, il Festival deve continuare a vivere’. E, più sotto: ‘Oggi siamo a un bivio: andare avanti o cessare di esistere’. Infine un appello, al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e alla Regione Liguria, a valutare insieme il valore della Rassegna. Una petizione già sottoscritta dai protagonisti che si sono succeduti sul palco, nelle varie serate. Ci associamo anche noi.
ntanto, poche ore separeranno il sesto evento del 49° Festival verezzino dal settimo. ‘Figli di un Dio minore’, che ieri sera è stato replicato in Prima nazionale, lascerà il posto già questa sera a: ‘L’uomo che amava le donne – L’amore secondo Truffaut’, testo di Luca Cairati e Cristiano Roccamo, con Corrado Tedeschi nel difficile ruolo di un ingegnere che per tutta la vita ha sperimentato l’amore in ogni sua forma. Non un Don Giovanni o un Casanova, quindi, ma un uomo che si è avvicinato all’universo femminile con l’animo ingenuo quanto quello di un bambino.
Con lui, in Piazzetta: Aphrodite De Lorraine, Sara Castiglia (pianoforte) e Giulia Mezzatesta (voce), sotto la regia di Cairati e Roccamo, che introdurranno nelle spettacolo anche spezzoni tratti dai film di Truffaut e Claude Lelouch, registi francesi che onorano la dedica del 49° Festival alla Francia e alla sua cultura. Un testo molto impegnato, quindi, dove tutto sarà nelle mani di Tedeschi e delle sue grandi capacità, con gli arricchimenti di spunti narrativi e trovate sceniche in grado di sorprendere continuamente lo spettatore (produzione del Teatro Europeo Plautino in coproduzione con il Teatro Franco Parenti di Milano, dove la pièce sarà replicata in inverno).
Poi, già questo fine settimana, sabato  e domenica , ritornano le Prime nazionali assolute con: ‘Toc Toc’ di Laurent Baffie, sotto la regia di Silvio Eiraldi. Ne riparleremo presto (inizio di ogni evento alle 21,30; info: www.festivalverezzi.it; nella foto, copyright del Festival, Tedeschi).

Laura Sergi

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