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Enogastronomia e Ricette

Lux vitis: la luce della vite DOC

Facendosi spazio tra i cultori del Sangiovese, ora Frescobaldi può affermare, senza far arrabbiare i montalcinesi, che Lux Vitis “è una nuova interpretazione di Montalcino”. Dai vignaioli di queste colline — ha detto il noto presidente del gruppo — ho imparato che bisogna provare e riprovare. Ci si lancia solo quando si è pronti».L’annata del primo Lux Vitis, presentato in anteprima alla vigilia della Milano Wine Week, è stata la 2015.

«Il risultato — sottolinea l’enologo Stefano Ruini — è un vino fresco, potente, speziato e complesso. Lo volevamo intrigante, non monolitico. La bellezza è sfaccettata, altrimenti diventa noiosa». Lux Vitis nasce nella Tenuta Luce, il frutto della visione di Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi agli inizi degli anni Novanta, a sud-ovest di Montalcino, 249 ettari di cui 88 con i vigneti. L’icona della Tenuta è il Luce, il vino che al Sangiovese ha associato il Merlot. Poi sono arrivati il Lucente, con lo stesso uvaggio, e il Brunello Luce. Ora con le 6.000 bottiglie di Cabernet Sauvignon in purezza, il nuovo passo avanti.
«Dal 2004 — racconta Frescobaldi — abbiamo acquistato anche le quote di Mondavi. Poco prima ci siamo aggiudicati all’asta alcuni terreni confinanti. Un’altra porzione era finita a un imprenditore svizzero. Noi abbiamo scelto di piantare il Cabernet Sauvignon, perché sotto c’era terreno sabbioso. Lo svizzero copiò la scelta, dicendo: tanto alla fine dominerete voi e io uscirò con le ossa rotte». Così è stato, e ora Tenuta Luce può contare su 3 ettari di questo vitigno. Dopo undici anni di test (e la costruzione di una nuova cantina) il Lux Vitis è pronto, sotto il blasone di Frescobaldi. E anche il principe di Montalcino Vittorio Gassman sarebbe d’accordo.Dietro alla Cantina di Luce della Vite c’è il desiderio di Lamberto Frescobaldi di creare spazi che consentano a Luce di esprimere appieno il suo carattere da fuoriclasse. La Cantina è una sintesi perfetta tra la sobrietà della famiglia Frescobaldi e il temperamento di questo vino. Un matrimonio dove il passato si apre al desiderio di scoperta del nuovo, in puro stile Luce.L’architetto Luciana Bassan ha dato corpo alla visione di Lamberto Frescobaldi progettando la Cantina. Il garden designer Richard Shelbourne ha invece concepito il giardino sopra la cantina, in armonia con le colline circostanti dove nascono Luce, Lucente e Luce Brunello. Il risultato è quasi un tempio sotterraneo. La struttura si sviluppa su un unico livello ed esprime una sobrietà dove la severità del cemento, dell’acciaio e del legno di noce Canaletto, si stempera nell’amore totalizzante per il bello di Luce. Un lungo corridoio di pietra lavica vetrificata domina l’impianto della Cantina con una volta alta 5 metri che fa da raccordo tra cortile esterno e ambienti ipogei. Tramite questo camminamento, dalle sale di conferimento dell’uva a quella di vinificazione fino alla bottaia e alla barricaia, la Cantina mostra i momenti che portano alla creazione di Luce fino a svelare la Cantina Storica.

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