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Numeri non felici per il turismo savonese

Come già avevamo rilevato, non appena emerge un dato positivo al riguardo del turismo ligure, subito ne viene esibito un altro di segno contrario che, come nel gioco del “Monopoli”, fa’ ripartire dal “VIA”.

Ora si dice che Alassio , tra i principali centri turistici della riviera savonese, ha registrato le maggiori perdite in termini di presenze nei primi otto mesi dell’anno. I pernottamenti nella Baia del Sole sono stati 731 mila, di cui 590 mila negli esercizi alberghieri e 141 mila in quelli extra-alberghieri, con una flessione di 27 mila presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-3,6%). La diminuzione ha riguardato soprattutto gli alberghi (24 mila in meno, pari al -4%) e in misura minore le strutture extra-alberghiere (calo di 3 mila presenze, -2%), la nuova Amministrazione non potrà dare la colpa al sindaco uscente Canepa!  E poi anche Anche Loano ha avuto una flessione superiore al 3,3%, totalizzando 500 mila presenze, di cui 408 mila negli alberghi (-17 mila sul 2017, -4,1%) e 92 mila negli esercizi extra-alberghieri (come lo scorso anno). E’ andata un po’ meglio a Finale Ligure, con 613 mila presenze complessive (-2,4%), suddivise tra 408 mila in albergo (-4,8%) e 205 mila nelle strutture non alberghiere (+2,7%). Proprio questo andamento a saliscendi ha caratterizzato il territorio finalese, dove più forte è l’offerta di un modello turistico improntato, soprattutto nei periodi di bassa stagione, agli sport all’aria aperta e, in generale, agli eventi “outdoor”.

La flessione è stata comunque generalizzata in tutta la provincia ed ha riguardato le giornate di presenza (che incidono sul fatturato delle imprese turistiche). A livello di arrivi, invece, si può affermare che nel Savonese il numero di turisti pervenuti è più meno in linea con i dati dello scorso anno: +0,3 a Finale Ligure (137 mila), -0,4% ad Alassio (162 mila) e -2,1% a Loano (94 mila).

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